“Alùra, sa ghè, che non ciò mica tempo da perdere io”.
“Il Garibaldi non lo
trova qui, sta in parte a Porta Dipinta”.
“Solo in parte?’”.
“Beh, lì in parte”.
“E il resto?”.
“Quale resto?”.
“Ci va solo pochi
giorni?”.
“Ma ci andrà quando
ce ne avrà voglia lui, cosa so io”.
“Però ci va in parte.
E dove sta questa porta?”.
[…]
“Non l’hai più
trovato, allora?”.
“No. Ma forse da
qualche parte c’è un pezzo di ritratto? Sorrise.
“Come, un pezzo di
ritratto?”:
“Non ho capito, mi
hanno detto che il Garibaldi sta per un pezzo su una porta dipinta. Non so se
gli hanno dipinto il ritratto sull’uscio di casa, ma mi sa che mi stavano
prendendo per i fondelli”.
“ Aspetta. Guarda che
qua vicino c’è una via che si chiama Porta Dipinta. Di preciso cosa ti hanno detto?”.
“Che sta in parte
alla porta dipinta”.
La guardia alzò gli occhi al cielo e lanciò un porcone
generico, di quel tanto che gli permetteva la sua educazione cattolica: “ Ma carabiniere, da noi quando si dice in
parte si intende a fianco, lì vicino”.
“Ahò, e io che ne
sapevo, e parlate italiano no?”.
“Ho capito ma anche
te, se ti dicono che solo un pezzo di un tizio abita in un posto non ti viene
un sospetto?”.
“Ma cosa racconti, te
lo capisci l’italiano?”.
“L’italiano si,
l’ostrogoto no.
Tra il lago di Lecco e il Resegone, esistono corsi d’acqua di notevole bellezza come le pozze create dal torrente Gallavesa a Erve, piccolo paese della valle San Martino. Le pozze sono ben note ai residenti della zona e ora sempre più conosciute all’”estero” grazie anche alle splendide foto diffuse sui social. Le “Maldive di Lecco” si raggiungono dalla fine del paese, dopo l’abitato, risalendo il sentiero che porta alla località Gnett. Subito il sentiero si snoda in mezzo al bosco, e già dai primi metri s’incontrano spiaggette di sassolini e piccole pozze d’acqua cristallina, poco profonde e ampie. Le pozze naturali “più importanti” si trovano lungo il “fiume” in diverse zone …quando il sentiero comincia a “tirare!”. Proseguendo su mulattiera si arriva alla località Gnett m633, dove si gode di un ampio spiazzo verdeggiante proprio ai piedi del Monte Resegone. Riprendendo il sentiero nel bosco, che alterna tratti pianeggianti a tratti in salita, si attraversa il torrente camminando sul ponte del Bruco, costruito dagli alpini, arrivando così alla sorgente San Carlo m750. Vicino all’icona del santo, scolpita nella targa di legno, si può leggere la frase:
“Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta, ma ricorda quanta pace può esserci nel silenzio delle montagne“.
Proprio da qui si prosegue poi verso Capanna Monza, Passo del Fò e il Resegone, ma questa è un'altra storia …un'altra volta!. Mentre molte persone con i loro cani salgono alla Capanna Monzese, noi scendiamo a valle accompagnati dalle nostre …nuove amiche! Erve è un paese molto bello, caratteristico, con dei luoghi davvero affascinanti, ma dagli spazi contenuti. Consiglio, quindi, di lasciare i vostri pneumatici nei posteggi a inizio paese, senza occupare le strettoie che conducono verso la parte alta del comune.
Edoo …Galdii …le caprette vi fanno ciao… |
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