lunedì 21 luglio 2025

 Galdino e
gli amici della UOEI 


Il Lago d’Arpy m2066 è uno splendido lago glaciale che si trova in Valle d’Aosta tra Morgex e La Thuile, nei pressi del Colle San Carlo. Da qui, parte il sentiero, ampio e sterrato, che salendo dolcemente, entra subito in un bel bosco di abeti e larici e prosegue, sempre con lieve pendenza e mai faticoso, fino al tratto finale, un po’ più ripido che permette di risalire la scarpata oltre la quale si trova il lago. Lungo il percorso ci sono alcune panchine per una pausa relax. una fontana ricavata nel tronco di un albero, ideale per riempire la borraccia con l’acqua fresca e …tante magnifiche fioriture. Il cammino per la maggior parte è all’ombra; solo verso la fine è più esposto al sole (anche se oggi la giornata era piuttosto …variegata!). Quando il bosco si dirada si aprono suggestivi scorci verso la cascata scrosciante del lago e le imponenti montagne. Mi sono subito avvicinato al lago per osservarlo: l’acqua è cristallina con sfumature che virano dall’azzurro al verde smeraldo e, come uno specchio, riflette le cime e i boschi sovrastanti. Un ponticello di legno conduce sulla sponda opposta del lago, dove, consiglio di fotografo, si può ammirare il panorama più bello. Ma ci arriverò con calma, prima voglio scoprire la zona, compreso i suoi piccoli laghetti satellite. Intorno al lago, si aprono ampi prati verdi e, perciò, “bisogna” assolutamente fare il giro ad anello intorno al lago, per osservarlo da ogni punto e scoprire il panorama più bello e i riflessi migliori. Nelle acque trasparenti del lago si specchia la catena montuosa del Monte Bianco, in particolare le Grandes Jorasses, creando un effetto molto suggestivo. Oggi però, non è giornata. Dopo avere respirato l’aria frizzante di montagna continuo il cammino, senza oltrepassare il ponte e seguendo il percorso che costeggia il lago. In lontananza si vede e si sente lo scroscio della cascata d’Arly dove mi sono diretto, seguendo il sentiero di sassi e ghiaia. Arrivato ai suoi piedi, il frastuono si fa sentire. Cerco il passaggio giusto per andare dall’altra parte, fruttando la presenza di enormi massi lungo il ruscello. Niente da fare. Sul versante il sentiero è più accidentato: è formato da gradoni in sassi e pietra, ma poi diventa più piacevole e si attraversano i prati. Lo attraverso a valle, passando da sasso a sasso. Ed è proprio qui che si aprono viste stupende sul lago e sui grandi massicci montuosi all’orizzonte. Insomma, per dirla tutta, un anello facile in uno scenario da cartolina. Avendo ancora del tempo a disposizione (chissà perché ma ne ho sempre a disposizione!), ho raggiunto con una breve camminata nel bosco il belvedere nei pressi della Tête d’Arpy. Ne è valsa proprio la pena! Splendido panorama sulla catena del Bianco e sulla Valdigne.





































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