Danilo, Galdino e Giuseppe
Sono Giuseppe Garibaldi e sarò la tua guida in quest’avventura alla scoperta di Bergamo Alta, dei suoi tesori, delle sue curiosità,… Sai che da Bergamo partirono buona parte delle mille Giubbe Rosse, i valorosi volontari che mi aiutarono in quella che fu la mia impresa più importante: la spedizione che portò nel 1860 l’annessione del Regno delle Due Sicilie al nascente Regno d’Italia. Seguimi lungo l’itinerario che ho pensato per te in questo borgo storico che ha origini nel V secolo, tra questi vicoli e mura. Raggiungi tutti i Giubbe Point, luoghi caratteristici della città, risolvi i giochi e gli indovinelli ascoltando le curiosità contenute nei vari QRcode, osserva con attenzione quel che ti circonda e ottieni il mio regalo per avermi accompagnato in quest’avventura! Avrai bisogno di una matita, un cellulare carico, scarpe comode e tanta voglia di divertirti!
Diamo inizio a questo tour e …buon divertimento!
Sulla strada per raggiungere il nostro punto di partenza, ti consiglio di entrare nella Chiesa di Sant’Agata in Carmine che appartenne al Convento dei Carmelitani sin dal 1391: notevole nella prima cappella di sinistra la Madonna col Bambino e Santi, di legno intagliato e dorato d’inizio secolo XV.
Il rifornimento idrico degli abitanti di Città Alta era assicurato dalle tante fontane: tra queste te ne segnalo tre da non perdere assolutamente. La più grande è il Fontanone, così chiamato per la capienza della sua enorme vasca, capace di contenere fino a 22.000 ettolitri di acqua. Questa cisterna, costruita dai Visconti nel 1342, assicurava alla città, insieme con quelle di Piazza Mercato delle Scarpe e di Piazza Mascheroni, il rifornimento idrico in caso di lunghi periodi di assedio o nelle stagioni di siccità.
La seconda, la più fotografata di Città Alta, è la Fontana Contarini, dal nome del podestà, situata al centro di Piazza Vecchia. Costruita in marmo di Zandobbio, la stessa pietra bianca di altri numerosi edifici della città, è protetta da leoni con denti ben robusti che sonnecchiano all’ombra del Campanone. La fontana più nascosta della città è quella del Lantro, inserita in un piano interrato della struttura della Chiesa di San Lorenzo. Affascinante l’effetto a specchio che l’acqua cristallina delle sue vasche crea riflettendo le volte ad archi poste sopra la vasca!
Benvenuto alla Basilica Maggiore, un vero gioiello di architettura, arte e cultura. Fu costruita come voto di ringraziamento dei cittadini alla Madonna per porre fine a una peste dilagante in tutto il Nord d’Italia. La prima pietra fu posata il 15 agosto del 1137. Non c’è una facciata tradizionale, ma quattro ingressi laterali, due dei quali protetti da leoni: davanti all’ingresso rivolto a nord troverai leoni rossi, mentre a sud saranno leoni bianchi a fare da guardia. La piazza dove sorge la Basilica è stata per secoli luogo di scambio, affari e commercio ed è per questo che vicino alla porta dei Leoni Rossi puoi vedere appesi al muro i campioni di ferro delle antiche misure bergamasche dette cavezzo e braccio. L’opera più preziosa si trova, però, all’interno della basilica: tra affreschi, statue, un imponente organo a canne… si trovano le tarsie del coro, una serie di meravigliosi intarsi lignei, e dei relativi coperti, realizzati da artigiani locali, quasi tutti su disegno di Lorenzo Lotto, principale esponente del Rinascimento Veneziano.
A fianco c’è il Mausoleo dedicato a Bartolomeo Colleoni. Su di lui, vorrei raccontarti tre curiosità. La prima è legata al suo cognome, che deriva da Coleus ossia…ehm…testicolo! Bartolomeo ne fece il proprio stemma di famiglia, presente sulla cancellata dello stesso mausoleo. La leggenda narra che toccare questi “attributi” ti porterà fortuna. La seconda è che per secoli la salma del condottiero non si riuscì a trovare all’interno del mausoleo, nonostante si scavò, si scavò e si scavò alla sua ricerca! Questo mistero s’infittì fino al 21 novembre 1969 quando si procedette alla rottura di uno strato ondulato di calce durante l’ennesimo scavo ed ecco trovato il beffardo ingannatore, nascosto sotto un doppio fondo. La terza riguarda una delle sue otto figlie. Medea, la sua prediletta, si ammalò e morì il 6 marzo del 1470 all’età di 14 anni. La leggenda narra che lo stresso giorno, per il dispiacere, morì anche il passerotto suo compagno di giochi. Bartolomeo ne fu talmente colpito da farlo imbalsamare e di porlo accanto alla figlia così che potesse continuare a farle compagnia. Ora puoi vederlo anche tu grazie a una piccola cupola di vetro sotto cui è stato posto. Chiedi al custode del mausoleo!.
Un occhiata al Duomo e al Battistero e ti do il benvenuto in Piazza Vecchia, una delle piazze più belle d’Italia. Sebbene abbia dimensioni ridotte il famoso architetto Le Corbusier disse: “Qui non si può toccare neppure una pietra, sarebbe un delitto!”. Tra gli edifici più importanti della città c’è il Campanone. Una torre civica di ben 56 metri di altezza, la cui terrazza panoramica è raggiungibile superando gli oltre 230 gradini. Incredibile è la vista mozzafiato che si gode da lassù, dove c’è la campana più grande della Lombardia. Ancora oggi, suona a ogni ora e alle 10 di sera fa ben 100 rintocchi.
Guardandoti intorno scorgerai la bianca Biblioteca Angelo Maj, che custodisce al suo interno pergamene, codici, incunaboli e musiche d’inestimabile valore, e due mappamondi realizzati da Vincenzo Maria Coronelli nel 1688 e 1692, e donati alla Biblioteca Civica nel 1834: quasi tre metri e mezzo il loro diametro e oltre 60 fogli illustrativi ognuno!
Opposto alla biblioteca, si trova il Palazzo della Ragione, uno dei primi palazzi comunali italiani, edificato intorno al 1200. Proprio al suo fianco, il Caffè del Tasso, locale storico, adottato come base dai bergamaschi che decisero di seguirmi nella Spedizione dei Mille. Della Fontana Contarini ti ho già parlato in precedenza: non resta che visitarla in tutta la sua bellezza.
Quattro sono le porte famose di accesso alla città medievale. All’interno della Cittadella Viscontea, si trovano due importanti musei, quello Archeologico e quello di Scienze Naturali, dove ti aspettano “mastodontiche” creature: una ricostruzione di Mammuth col suo cucciolo, un vero scheletro di Capodoglio, un enorme scheletro di Allosauro, uno dei dinosauri più grandi esistenti,… Tornando a piedi verso città bassa, potrai passare all’Accademia Carrara, sede della maggiore pinacoteca cittadina. Custodisce oltre 18.000 opere tra cui lavori firmati da Mantegna, Botticelli, Bellini, Tiepolo, Canaletto e Raffaello. Ti consiglio di raggiungerla percorrendo la suggestiva Scaletta della Noca per avere un bellissimo colpo d’occhio sulle mura di Bergamo, scendendo da Porta Sant’Agostino. Proprio di fronte all’Accademia Carrara troverai la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. Tra le tante esposizioni temporanee, sono da visitare le opere del bergamasco Giacomo Manzù, uno dei più influenti scultori del ‘900.
Ma andiamo veloci perché…il tempo corre! Sembra che gli unici orologi meccanici fossero quelli installati nei campanili delle chiese, provvisti di una sola lancetta per le ore e molto imprecisi, tanto che ogni giorno il meccanismo veniva regolato a mezzogiorno, quando il sole raggiungeva il punto più alto nel cielo! Il sole…il sole…Ci è sempre venuto in aiuto per misurare il tempo, permettendo di contare le ore con una precisione assoluta grazie all’aiuto delle Meridiane. Qui in Bergamo Alta ne puoi trovare ben 3 diversi esemplari differenti. La prima è modernissima: devi solo incamminarti verso le Mura e osservare, in una giornata con il cielo terzo, in lontananza, lo skyline di Milano anche se distante oltre 40 Km! La seconda è datata 1942 e, per trovarla, dovrai recarti in Piazza Angelini, alzando gli occhi al cielo! Il marchingegno è riportato su una parete di uno storico edificio ed è davvero un’opera d’arte e d’ingegno. La terza è quella di Piazza Vecchia: è la più antica e ha un funzionamento tutto speciale! Si trova a terra, sotto il porticato del Palazzo della Ragione, ed è detta “a camera oscura” poiché a indicare la posizione del sole rispetto alla terra non è l’ombra ma un raggio luminoso che penetra in un ambiente buio attraverso un foro praticato in una lastra di metallo.
Camminiamo sulle antiche Mura Veneziane della città. Sono il risultato di un ampliamento del sistema difensivo cittadino, operato dal 1561 al 1588 dalla Repubblica di Venezia che allora dominava Bergamo. Mi chiedi quanto sono lunghe? E’ difficile immaginarlo ma pensa che coprono ben 6 km lungo i quali si trovano 14 baluardi, 2 polveriere, 4 porte e ben 100 bocche da fuoco, cui si aggiungono cunicoli e passaggi sotterranei. Vuoi saper un’altra curiosità? Proprio su questo lungo e fortificato camminamento il 3 luglio 2015 è stato realizzato l’abbraccio più lungo del mondo, un serpentone di oltre 11.000 persone. Evento organizzato per promuovere le Mura all’elezione di Patrimonio Unesco, riconoscimento effettivamente ottenuto nel 2017. Mi raccomando, non perdere l’occasione di visitare le 4 porte storiche di accesso alla città: Porta San Lorenzo (anni fa portava il mio nome!), Porta Sant’Alessandro, Porta Sant’Agostino e Porta San Giacomo. Prendono il nome dalle chiese vicine: la Chiesa di Sant’Agostino è tuttora esistente, mentre le altre tre chiese, compresa la Basilica Paleocristiana di Sant’Alessandro, furono demolite nel 1561 per far posto alla fortificazione.
Adesso ti trovi nella bellissima stazione della Funicolare di Bergamo. La prima funicolare costruita fu realizzata nel 1887. Partendo da Berghem de Sòta giunge in un lampo a Berghem de Sura. La seconda funicolare, inaugurata nel 1912, si trova subito dopo Porta Sant’Alessandro e ti condurrà fino a San Vigilio, dove potrai visitare il Castello e godere una vista magnifica su una porzione del Parco dei Colli, un’immensa area di ben 4.700 ettari di verde! Secondo le stime, le tre vetture tutte oggi presenti trasportano oltre 2 milioni di passeggeri l’anno per oltre 40.000 km percorsi. All’interno di questa stazione è ubicata una caffetteria storica che ha una vista su Città Bassa unica e imperdibile!
Non possiamo tralasciare una vista alla Rocca. Sorge su un colle e la sua costruzione iniziò nel 1331, con la venuta in città del re Giovanni di Boemia, evento che segnò la fine delle libertà comunali e l’inizio della Signoria. A metà del secolo XV fu costruito il possente torrione circolare. Oggi la Rocca ospita il Museo Storico. Il mio tour è finito: non resta che sederci per un aperitivo o un buon caffè!
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