martedì 26 aprile 2016

U.O.E.I. - Sezione di Bergamo
24 Aprile 2016 - Genova
Questa è una storia semplice e per questo molto concreta. Tutto inizia il 29 agosto 1490. 
Benedetto Pareto, contadino di Livellato in Valpolcevera, porta al pascolo il suo gregge sulla vetta del Monte Figogna, come fa ogni giorno. È in quella sua concreta quotidianità e nel suo ambiente di vita, che la Madonna gli si manifesta. Per Benedetto si tratta di un incontro straordinario e semplice al tempo stesso. Non si domanda tanto come sia possibile che gli appaia la Madonna ma piuttosto come sia possibile che la Madre di Dio appaia a lui, un contadino nascosto nella storia e in un luogo di periferia, e gli chieda di costruire una cappella. Maria lo rassicura e lo incoraggia.
Il trenino di oggi e quello di allora: non trovate una certa assomiglianza?
In lontananza una luce: che sia la porta del Paradiso?
Benedetto trova una prima resistenza nella moglie, che lo mette di fronte alle sue responsabilità: “Tutti sanno che sei un uomo semplice, ora diranno che sei anche pazzo”. Benedetto riflette e desiste. Poi però cade da un albero e si riduce in fin di vita. Maria gli appare nuovamente e lo risana. Di fronte al miracolo della guarigione inspiegabile, mentre i medici ne avevano diagnosticato la morte imminente, tutta la famiglia si unisce al compito di Benedetto: costruire!
E c’è di più: la bellezza di questa storia sta anche nel fatto che i suoi protagonisti la testimoniano davanti ad un notaio, pochi decenni dopo i fatti: la famiglia ha voluto mettere nero su bianco, con uno scritto civile, un fatto soprannaturale, per dire: è accaduto davvero, credeteci!
E ci hanno creduto in tanti, dal 1490 in poi! Migliaia di costruttori con Maria, piccoli e grandi ma tutti pietre angolari della "cappella" che Maria voleva. Perché Benedetto non poteva immaginare che la sua piccola costruzione era solo un punto di partenza, un simbolo.
Dalla sua disponibilità prese avvio un grande movimento di riforma popolare della fede, che contagiò le comunità della valle, scese al mare e a Genova, coinvolse il clero locale, superò i confini liguri, viaggiò in Italia e diede il suo contributo in tutto il mondo, muovendosi accanto ai liguri emigranti e missionari. 
Il Cristo Nero della prima metà del '900 e l'Altare Maggiore in marmo bianco.
Nel frattempo il primo manufatto di Benedetto crebbe e si moltiplicò. Sempre più fedeli salivano a quella che fin dalle origini fu chiamata la “Madonna della Guardia”, con tutti i mezzi di locomozione ma soprattutto a piedi: gli otto chilometri in salita che portano alla vetta divennero così un “pellegrinaggio”, su strada sterrata prima e asfaltata poi, che moltissimi facevano a piedi nudi.
Il presbiterio e l'Altare della Vita: santa  Gianna Beretta Molla.
Per accogliere tutti si costruì un primo santuario, che tuttavia presto non bastò: così nel 1890 si edificò la Basilica attuale, frutto di un grande concorso di popolo, opera di fatica, con squadre di uomini da tutta la vallata e dalla città che prestavano giornate intere per portare in vetta materiali e costruire.
Come ti ho promesso, "fratello" Sandro, ti ho acceso una candela nella sala dei ceri.
Mi auguro di vederti molto presto: ho una gran voglia di starti dietro nella prossima camminata...
anche perchè d'avanti è impossibile!
Il lavoro fu lungo e paziente: la nuova basilica era già a buon punto quando si scoprì che il terreno cedeva. Fu demolita e rifatta. Tutto si fece perché Maria aveva chiesto una casa e perché tutti intuivano che sarebbe stata casa di tutti. Ecco. Questa è la casa in cui anche noi oggi (non tutti...per la verità ben pochi!) siamo entrati. 

Mi sono fatto la morosa...per la Madonna!! Ciao Piera!

Vorrei ringraziare la redazione de "Il Rododendro" per aver scelto, tra decine, ma cosa dico!,
 tra centinaia di articoli, il mio "Trenino che scala la montagna" pubblicato sul n.2/16.
Grazie! Grazie di cuore!
Vi invio il mio codice iban (IT..............................000) per il versamento dei 300 euro pattuiti.
Grazie ancora!! E che Dio vi benedica!!

RadioValleImagna, frequenza 55 battiti al minuto.

Domenica c'erano 24 gradi, stamattina solo 6! Pazzesco!! Esco pazzo!!!

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