martedì 12 aprile 2016

UOEI - Sezione di Bergamo
10 aprile 1016

La 38° edizione della “Su e Zo per i Ponti di Venezia”, lungo un percorso di 11 km con ben 36 ponti, è un evento che coinvolge migliaia e migliaia di persone in una passeggiata di solidarietà per le calli di Venezia: una folla festante di giovani e meno giovani, famiglie, scolaresche, gruppi, associazioni sportive, tutti uniti in una giornata all’insegna dell’aggregazione, dell’amicizia e della solidarietà.
Il ponte di Rialto, il più antico e famoso di Venezia, è diventato uno dei simboli architettonici della città.
Il percorso si snoda tra gli angoli meno conosciuti della città lagunare, senza però tralasciare i luoghi che la rendono famosa nel mondo: una giornata, nel rispetto della città che ci ospita, alla scoperta della sua arte e della sua storia, della sua vera anima, della sua essenza.

Il Canal Grande (per i veneziani anche Canalazzo) è il principale canale di Venezia che divide in due parti il centro storico.
 Lungo circa 3800 metri (larghezza dai 30 ai 70 m, profondità media 5 m).
Da sempre gli eventuali ricavati vanno a sostegno di realtà impegnate nel sociale e nell’educazione, con particolare riguardo alle missioni salesiane in tutto il mondo.


È affiancato per tutta la lunghezza da magnifici edifici, in gran parte dei secoli tra il XII e il XVIII,
che manifestano il benessere e l'arte creati dalla Repubblica di Venezia.
Quest’anno la comunità salesiana di Damasco in Siria sarà al centro dell’attività sociale della manifestazione.
Il Canal Grande fu la sede più ambita dei palazzi di rappresentanza delle famiglie patrizie, il luogo dove esaltare la propria ricchezza.
E’ una vera giornata di festa: i numerosi gruppi folk, che tradizionalmente si esibiscono in Piazza San Marco e nei campi e campielli lungo il tracciato del percorso, rendono la città un tripudio di suoni e colori che rimane impresso nella memoria dei partecipanti.
L'Arsenale di Venezia è un antico complesso di cantieri navali e officine che costituisce una parte molto estesa della città.
 Fu il cuore dell'industria navale veneziana ed è legato al periodo più florido della vita della Serenissima.
La prima “Su e Zo per i Ponti” si svolse nel 1975 registrando una così vasta partecipazione da convincere gli organizzatori a riproporre l’iniziativa.
Ma ad aspettarci al centro del Campo Ss. Giovanni e Paolo, uno dei più ampi della città, c'era un bergamasco "doc":
il monumento equestre dedicato a Bartolomeo Colleoni opera del Verrocchio.
Negli anni si è aggiunta la partecipazione di vari gruppi folcloristici e bande musicali che vivacizzano con spettacoli di vario tipo le tappe del percorso.
I ponti di Venezia sono più di 400 tra pubblici e privati la maggior parte dei quali costruiti in pietra; altri materiali utilizzati sono il legno e il ferro.
Collegano tra loro le 116 isole che formano la città, attraversando 176 canali (detti 
rii).
Ogni anno partecipano mediamente più di 10.000 persone (io avevo il cartellino n. 12696), oltre ai 500 volontari che prestano servizio ai ristori e lungo i percorsi.
I ponti veneziani fino al 1500 erano sprovvisti di gradini: questo per permettere il passaggio dei cavalli,
uno dei pochi mezzi di trasporto che abbiano mai attraversato le stretti calli della città di Venezia. 
Lo slogan "A BRACCIA APERTE" è un semplice e diretto segno di accoglienza verso tutti i partecipanti alla manifestazione, perché possano sentirsi partecipi in prima persona in questo evento.
Il Ponte dell'Accademia: edifici, sconsacrati e in disuso,  che sono diventati poi sede dell'Accademia di belle arti e attualmente ospitano le Gallerie dell'Accademia.
All’apertura del Giubileo della Misericordia papa Francesco ha affermato: “Il Padre vi aspetta a braccia aperte per darvi il suo perdono e accogliervi nella sua casa”.
sestieri suddividono la città di Venezia in sei parti. Per concetto corrispondono ai quartieri.
La numerazione civica è unica per ciascun sestiere e raggiunge numeri a quattro cifre, fino a toccare i quasi 7000. 
Anche noi sul suo esempio ci presentiamo aperti e accoglienti al prossimo, cercando anche attraverso questa passeggiata di solidarietà di sostenere chi è meno fortunato di noi.

Il ponte dei Sospiri collega, con un doppio passaggio, il Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove.
Serviva da passaggio per i reclusi dalle suddette prigioni agli uffici degli Inquisitori di Stato per essere giudicati.

Un dotto gondoliere mi diceva...
Veneziani gran signori,
Padovani gran dotori,
Visentini magna gati,
Veronesi tuti mati,
Udinesi castelani col cognome de Furlani,
Trevisani pan e tripe,
Rovigoti baco e pipe,
i Cremaschi fa cojoni,
i Bressan tajacantoni,
ghe n'è anca de pì tristi: Bergamaschi brusa cristi.
La basilica di San Marco è la chiesa principale della città, cattedrale metropolitana e sede del patriarca.
Bellissima basilica con enormi mosaici d oro, tempio della cristianità e simbolo di quanto è stata grande Venezia.

L'isolotto di San Giorgio visto dalla area monumentale di Piazza San Marco tra l'omonima piazzetta e il molo di Palazzo Ducale,antica sede del Doge.
Ho così rinnegato per ben tre volte (ma mi sembra di non essere stato il primo!) che non ero bergamasco ma...milanese!! 
Ho potuto vedere  e respirare, purtroppo non toccando con mano, il grande potere romantico di Venezia!

Sic!...Peccato essere stato solo!...Sic! Sicc!!
Appena il Gazzettino Veneto ha diffuso la notizia che avevamo vinto una coppa,
tutti si sono presentati per.... Ma la coppa...
Una bella domenica abbronzante, dove ho camminato sulle acque (ma c'è già stata persona prima di me!), con ben 180 fotografie! Record personale!!
Insomma... una bella domenica sotto tutti...i ponti di vista!!

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