lunedì 15 maggio 2017

Sezione di BERGAMO
14 Maggio 2017
GHIFFA e il MONTE CARGIAGO m. 713
Lago Maggiore (Verbania) 
Il Sacro Monte della SS. Trinità di Ghiffa è posto sulla riva piemontese del lago Maggiore nella provincia di Verbania. Il complesso, immerso in una Riserva Naturale di circa 200 ettari alle pendici del monte Cargiago, gode di una splendida posizione panoramica sul lago e sulle prealpi lombarde.
La prima notizia dell’esistenza di un oratorio dedicato alla SS. Trinità risale al 1550. L’attuale progetto, sembra essere parte di un progetto più ampio realizzato compiutamente e che doveva raffigurare episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento. In realtà il progetto si concretizzò nella realizzazione di soli tre cappelle nelle quali, nella scenografia interna, riprendono il tema trinitario dell’affresco cinquecentesco che si trova all’interno del santuario. Si passa poi, con la realizzazioine del porticato della Via Crucis, al tipico tema settecentesco della Passione di Cristo.
Il Sacro Monte comprende tre cappelle principali dedicate a soggetti biblici, e altre due cappelle minori, corpo unico con il santuario e il porticato della Via Crucis.
La cappella dell’Incoronazione della Vergine. Si trova su una piccola altura e fu eretta nel 1647 a spese di Pietro Giacomo Canetta. L’elemento di maggior rilievo architettonico che caratterizza questa cappella a pianta ottagonale è rappresentato dalla presenza di un elegante porticato. All’interno, sopra l’altare, il gruppo plastico in terracotta raffigura l’incoronazione di Maria Vergine. Otto nicchie nelle pareti laterali ospitano altrettante statue in terracotta rappresentanti i Profeti e i Dottori della Chiesa.
La cappella di  S. Giovanni Battista. Fu innalzata anteriormente al 1659 e al suo interno viene rappresenato il Battesimo che Gesù Cristo ricevette da S. Giovanni Battista. A pianta ottagonale è caratterizzata da un pregevole porticato anulare che consente ai visitatori di compiere il periplo della cappella a livello sopraelevato rispetto al terreno. Sotto al pavimento è conservata, scavata nella roccia, una cisterna usata anticamente come riserva d’acqua, usata sino alla deviazione dell’acqua potabile dalla fontana, nel 1894.
La cappella di Abramo.  Sorge staccata dalle altre cappelle, in posizione più bassa ed è la prima che si incontra salendo dall’antica mulattiera in pietra che consentiva ai pellegrini di raggiungere il Sacro Monte dall’abitato di Ronco (non è stato il nostro sentiero!). Costruita negli anni 1701-1703, presenta una pianta cruciforme e un piccolo portico rettangolare dinnanzi all’entrata. All’interno il gruppo statuario raffigura il patriarca Abramo in adorazione di tre Angeli che rappresentano la Trinità.
Porticato della Via crucis e Cappella della Vergine Addolorata. L’edificazione del porticato della Via Crucis è del 1752, inizialmente aperto anche nella testata verso nord, dove nove anni dopo verrà costruita la cappella della B.V. Addolorata nel quale si celebrava la Santa Messa. Nel 1824 vengono affrescate dal pittore Pinoli di Intra le quattordici stazioni, affreschi successivamente coperti da pregevoli formelle policrome in gesso applicate negli anni 1927-1930.
Lago delle Streghe: la strega del Vento e la strega Rossa.
Orto dei Getsemani. A partire dal 1591 si attesta l’esitenza di una cappella adiacente all’oratorio della SS. Trinità. In seguito murata, nel 1930 risistemata fino ad arrivare all’attuale cappella, all’interno della quale è rappresenato il Cristo inginocchiato a pregare un angelo nell’Orto degli Ulivi (era chiuso!).

Il Santuario. L’ampliamento di un antico oratorio tardo romanico iniziò nel 1605, come si legge in un inventario del 1617 che cita la chiesa come edificata dodici anni prima. Gli anni tra il 1630 e il 1646  sono di stasi per il Sacro Monte in quanto la peste colpì più volte la comunità impoverendola e riducendone la popolazione. Nel 1946 venne costruito il campanile, elevato all’altezza attuale nel 1659. Nel 1728 venne ristrutturato al piano terreno a ridosso del Santuario il primo alloggio del romito, ultimato con l’elevazione di un secondo piano nel 1752. Il porticato e il sovrastante oratorio venne realizzato nel 1761, mentre l’ultimo rimaneggiamento riguarda il coro poligonale nella zona absidale realizzato nel 1904.

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