domenica 7 novembre 2021

 EDO & GALDI - 6 novembre 2021

DISTANZA km10,850 - DISLIVELLO m520 in salita e altrettanto in discesa

Una bella ed agevole escursione sul monte Muggio, nella cosiddetta Muggiasca, tra il lago di Como e la verde Valsassina. Un sentiero comodo…è più il tempo che stiamo fermi a guadare il panorama che il tempo di camminata…ci porta dal piccolo paese di Vendrogno all’Alpe Camaggiore m1204, un piccolo alpeggio sopra Bellano che domina il lago.

Arrivati a Vendrogno m767 (posteggio chiesa), si prende la dirimpettaia mulattiera per Noceno che, attraversando tra case e vicoli, la parte vecchia, prosegue fino al raggiungimento del bivio che indica la diramazione per Noceno e per San Grato - Alpe Camaggiore. Passando per Bon Prà si arriva al rifugio S. Grato m1000. Ad accoglierci un bellissimo prato, vista sul lago e, seguendo un sentierino dietro al rifugio, troviamo un’altra balconata con una splendida vista sempre sul lago. La grande croce vicino alla quattrocentesca chiesetta di San Grato ai Monti, è posta in un punto panoramico incredibile sul lago di Como, dove ai piedi si vede la città di Bellano. Riempiti gli occhi di tanta bellezza, ritorniamo verso il rifugio per riprendere il sentiero con indicazioni “Busè - Camaggiore e Alpe Giumello”. Attraversiamo boschi di conifere, faggi e betulle per raggiungere dapprima il piccolo nucleo abitato di Busè m1060 e infine proseguire, attraversando vallette con cascatelle d’acqua, verso la nostra meta: Camaggiore. Lungo la strada, la vista sul lago non ci abbandona mai e ogni angolo è spunto per rubare qualche scatto. Giunti a destinazione, troviamo un grande cartello di legno con la scritta "Benvenuti a Camaggiore la perla della Muggiasca". Superiamo delle graziose baite con una vista invidiabile sul lago di Como, passiamo dal rifugio Ragno e raggiungiamo la chiesetta di San Girolamo e la croce. La chiesetta è stata dedicata a Girolamo Emiliani nel lontano 1893. Ogni anno, il 20 luglio si celebra una festa per chiedere il suffragio al santo contro temporali e fulmini. Da un bel pianoro si gode un bellissimo panorama: il nostro sguardo spazia dal Grignone, fino al lago di Lugano e al Monte Rosa. Ancora pochi passi e si arriva in un altro luogo molto fotografato, ”il cantun della breva“, un angolo nel quale il vento del lago soffia così forte da aver piegato una betulla. Ai nostri piedi l'abitato di Bellano e più spostato l'abitato di Dervio. Una vista così bella e così facile da raggiungere è una vera fortuna. Il ritorno, bello tranquillo, seguendo la larga sterrata, passando per Sanico m975: obiettivo è tornare al rifugio di San Grato per il pranzo: gran tagliere di affettati (cipollotte e melanzane in agrodolce) e formaggi (miele di castagno), gnocchi alla zucca e gorgonzola. Più di così…senza aver prenotato…con tanto sole e un magnifico foliage compresi nel prezzo…fa-vo-lo-soooo!!!










































“HINC LUCEM ET POCULA SACRA”
Qui riceviamo illuminazione e sacra conoscenza.


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