domenica 29 gennaio 2023

 GALDI - 28 gennaio 2023

Fonteno è posta sul versante sinistro della valle omonima su di un terrazzo naturale che dà sul lago d’Iseo. Nel salire fermatevi a osservare il magnifico colpo d’occhio dalla località Xino. La Big Bench di Fonteno/ Riva di Solto è una panchina gigante verde e blu (blu come il lago e verde come le montagne), posta in località Dor in un punto strategico che offre vedute mozzafiato sul Sebino, sulla Corna Trentapassi re sul Monte Guglielmo. Si parte dalla piazza parrocchiale: asfalto, cemento e un lungo tratto in mezzo ai boschi. Il percorso è molto ben segnalato da appositi cartelli, adatto a tutti e della durata di circa trenta minuti. Ma Fonteno vuol dire…luogo, dove il 31 agosto del 1944 si svolse una delle più importanti battaglie partigiane della bergamasca.

Alla mattina arrivarono a Fonteno i tedeschi comandati da Fritz Langer, per vendicarsi della cattura di due ufficiali tedeschi e del loro interprete, avvenuta tre giorni prima a Solto Collina da parte della 53° Brigata Garibaldi. La rappresentaglia si scatena: case perquisite, persone e messe al muro. Una delegazione è incaricata di recuperare i prigionieri e portarli entro le diciassette a Fonteno, pena l’incendio del paese. Da Monasterolo salgono i fascisti dell’OP Macerata con armamenti pesanti. I primi scontri avvengono al Colletto e riprendono al Monte Sicolo, dove i partigiani al comando della maggiore Ravenna e Giorgio Paglia resistono dopo la prima fase. Il comandante Giovanni Brasi dello “Montagna” e altri garibaldini scendono in paese: dopo una sparatoria gli ostaggi sono salvi e i tedeschi vengono portati in chiesa. Montagna risale la valle fino alla cascina Fudrighì e costringe i nazisti ad arrendersi. Il comandante, i partigiani e i capofamiglia si consultano in assemblea: verso sera vengono rilasciati e i tedeschi liberati, in cambio Langer impone ai fascisti sui colli il cessate il fuoco e quelli dell’OP Resmini, attestati a Solto Collina pronti a intervenire, di rientrare a Bergamo. Inoltre s’impegna sul suo onore a non infierire con rastrellamenti. Ma Fonteno subisce altri rastrellamenti il cui bilancio è devastante. Cinque stalle bruciate in paese, settanta sui colli.
























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