venerdì 3 febbraio 2023

 EDO & GALDI - 2 febbraio 2023

Candelora: arriva la “festa della luce”. Secondo un’antica tradizione popolare, ci dirà quanto manca alla primavera. Commemora la presentazione di Gesù al tempio di Gerusalemme da parte di Maria e Giuseppe. La parola "candelora" deriva dalla parola latina "candelae", che significa candele. Durante la festività, le candele vengono benedette e utilizzate durante le liturgie, per ricordare la luce di Gesù che entra nella vita del mondo. Le candele benedette vengono poi portate a casa dai fedeli come segno di benedizione e protezione per la famiglia. Una tradizione ve la voglio raccontare: la marmotta uscirebbe dal suo letargo per prevedere se l'inverno finirà presto o no: se la marmotta vede la sua ombra, significa che l'inverno durerà ancora per sei settimane, altrimenti se non la vede significa che l'inverno sta finendo.
Ma veniamo a noi: non so come mai ma da qualche tempo l’Edo non mi vede …di buon occhio! Mah! La “camminata turistica” di oggi è concentrata nei pressi della Madonna del Ghisallo, chiesetta assai cara a tutti i ciclisti. Cominciamo da Civenna, un magnifico borgo facente parte del comune di Bellagio, affacciato su una terrazza panoramica sul Lago di Como che guarda verso Lecco con di fronte le Grigne. Il Parco Belvedere, da dove abbiamo altri scorci di impagabile bellezza, e il Monumento ai Caduti del Motociclismo è il nostro primo passo. Con una tranquilla camminata raggiungiamo poi la gialla Panchina Gigante. Ormai le panchine giganti spopolano! Io, personalmente, sono arrivato a undici! Sono panchine di dimensioni extra large, situate in punti panoramici o posizioni strategiche, solitamente in piccoli comuni. Raggiungiamo Piano Rancio (mi sa che ci fermiamo QUI a pranzo!) per vedere il masso erratico più grande della Lombardia. Da notare che in questa zona è notevole la presenza di massi erratici di origine alpina; essi furono trasportati sul luogo al tempo delle glaciazioni. Questi massi caratteristici, in tempi remoti si staccarono dalle Alpi e furono trasportati lentamente a sud per alcune centinaia di chilometri dai ghiacciai, che quando si ritirarono e sciolsero definitivamente circa 12.000 anni fa, li depositarono in zone con un tipo di roccia e di suolo completamente differenti. Di conseguenza questi massi attirarono l'attenzione delle popolazioni antiche che li fecero oggetto dei loro culti o che li utilizzarono molto più prosaicamente come materiale da costruzione o da scalpello (ad esempio per il modellamento di massi avelli (famosi quelli di Torno!). Il masso erratico più notevole e famoso è la cosiddetta Prealentina (detta anche Prea Lentina, pietra Lentina o sasso Lentina), di proporzioni veramente gigantesche. Essa è un enorme granito ghiandone proveniente dalla Val Masino, trasportato e abbandonato dai ghiacciai quaternari al loro ritiro e, come già detto, costituisce il masso più voluminoso trovato in Lombardia. Il masso è di circa 1500 metri cubi e le cui misure sono 30m di lunghezza, 10m di larghezza e 9m di altezza. Da una piazzola attrezzata lungo la strada è possibile salire sulla parte superiore del masso, dove la superficie è pianeggiante, e dove si possono notare piccole cavità dovute all'erosione, sebbene antiche tradizioni riportino che quelle cavità fossero il segno della presenza di diavoli o spiriti. Piano… piano… è arrivata l’ora del rancio: l’Edo, per quanto riguarda la cucina, con sotto il naso il menù, …ci vede benissimo! Anzi…abbondantemente!













...e nel giorno della Candelora , il Signore mandò la sua Luce
sull'apostolo Edo e sull'apostolo Galdi, i suoi preferiti...










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