venerdì 3 maggio 2019

EDO, EZIO & GALDI
2 maggio 2019

Per la prima volta salgo ad ammirare lo spettacolo di un’immensa distesa fiorita di crocus sui prati che si aprono colorati, improvvisamente, tra la fitta e oscura vegetazione di prevalente pineta del Monte Pigolotta m1504. Un’infinità di bulbi di crocus bianchi in maggioranza, ma anche viola e lilla, ai quali si uniscono grandi macchie di scilla bifolia azzurro-violetto, colorano, come un tappeto fiorito, i verdi prati delle Baite della Pigolotta.

Si posteggia l’auto in Valtorta m938. Una breve visita al mulino ad acqua e, con il “passo del cammello” ci dirigiamo verso Grasso, un borgo a m1026 posto poco sopra Valtorta. Si può salire da Valtorta alle Baite della Pigolotta anche in auto, seguendo la ripida strada agro-silvo-pastorale, a tratti cementata a tratti sterrata, “Valtorta-Costa-Pigolotta-Colle Dudello” col permesso a pagamento €10 del Comune di Valtorta. Ma siamo dei tirchi e abbiamo voglia di camminare. Ci sono poche indicazioni e allora chiediamo alla prima persona Kompass che incontriamo. Una signora del luogo ci indica il sentiero da prendere: “Prendete per questa acciotolata e …salite sempre!”. Indicazione semplice ma esatta! Un sentiero che attraversa vecchi pascoli in una zona poco frequentata al di fuori dei più classici itinerari ma che offre scenari da non sottovalutare con le sue baite e la bellissima e abbondante fioritura di ciliegi selvatici. Dalla fitta ed alta vegetazione che caratterizza la zona , entriamo in una grande radura prativa ondulata contornata in alto da belle baite, da dove la vista spazia su alcune belle cime delle Orobie, dal lontano Menna ai più vicini Baciamorti-Aralalta, Sodadura, Cima di Piazzo, Conetta, Corna Grande. Passando alla Baita “Villa Mery”, saliamo e d’improvviso ci si presenta una meravigliosa distesa di crocus bianchi, viola e lilla che ricopre gli estesi prati della Pigolotta. Raggiungiamo quindi la graziosa stilizzata Cappelletta e da lì ammiro lo spettacolo dei prati fioriti. Percorrendo in lungo e in largo i prati fioriti della Pigolotta gli scatti fotografici non si contano! Rientriamo quindi a Valtorta, passando per un ancora autunnale bosco di pineta e, raggiunta la strada agro-silvo-pastorale, dopo aver eletto re Rastrello I, scendiamo tranquillamente, facendo anche un giro ad anello, passando per la frazione Costa. Guardando verso l'alto riconosciamo gli impianti sciistici dei Piani di Bobbio, il Passo del Toro e il Tre Signori ancora imbiancato. Contenti di avere scoperto questo gioiello fiorito delle Orobie di Alta Val Brembana! Ritorneremo senz’altro alla Pigolotta, magari a metà aprile , quando la fioritura raggiunge il suo massimo sia come splendore che come estensione.
























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