lunedì 13 maggio 2019

UOEI - Bergamo
12 maggio 2019
tra verde e storia.


Alle spalle della Superba si trova un incredibile sistema di mura e fortificazioni immerso in un contesto naturale quasi incontaminato e d’innegabile bellezza. I baluardi della cinta di Genova sorgono tra questi pendii soleggiati: l'imponente cinta muraria del 1626 di cui sono conservati in buono stato 13 dei 20 km. originali ed è per questo la più lunga in Europa. Il Diamante sul monte omonimo, sede di sanguinose battaglie tra Austriaci e Francesi; i due Fratelli, il Maggiore e il Minore, così chiamati per la differenza di altitudine e dimensione; Il Puin, in genovese “padrino” che sembra vegliare sui due Fratelli e lo Sperone, il più imponente della linea fortificata. 
Ma veniamo a noi… Da Piazza Manin raggiungiamo la stazione della Ferrovia Genova - Casella per salire sul trenino. La linea a scartamento ridotto, inaugurata nel 1929, attraverso viadotti e strette gallerie è protagonista di un percorso molto panoramico. La città gradatamente si allontana alla vista e dai finestrini delle carrozze, grazie all’andatura lenta della motrice, si potrà osservare a sud il mare e a nord le mura settecentesche dei forti Sperone, Puin e Diamante. Il trenino, superando pendenze del 45 per mille, avanzerà fino alla stazione di Campi dove, scesi, iniziamo l’escursione vera e propria. 



La prima tappa, attraverso una salita che percorre il crinale spartiacque del monte, è il forte Diamante, posto sul punto più elevato, che separa la val Polcevera dalla val Bisagno. Questa struttura era la più avanzata verso l’entroterra e sorvegliava il passaggio di mercanzie, viandanti ed eserciti diretti alla città. Il bastione conobbe il suo momento di gloria quando nel 1760, appena due anni dopo la sua ultimazione, i francesi asserragliati al suo interno, riuscirono a respingere l’assedio degli austriaci, che avevano conquistato i vicini forti dei Due Fratelli. Dal possente bastione scendiamo al valico lungo quattordici stretti tornanti, per poi guadagnare la panoramica collina del Fratello Maggiore, purtroppo demolito alla fine degli anni Trenta per far posto a postazioni antiaeree, e che si fronteggia con il vicino forte del Fratello Minore, in posizione dominante sulla valle Polcevera.

































Il successivo incontro è con il Forte Puin, edificato in epoca contemporanea dei due Fratelli (XVIII secolo) e costituito da una torre a base quadrata, circondata da bastioni a forma di stella. E’ il più piccolo, ma anche il meglio conservato, dei forti genovesi e nel 1963 fu dato in concessione a un privato che lo restaurò, utilizzandolo per anni come abitazione privata. Lungo il sentiero si raggiunge, a completamento dei mastii che sorgono lungo lo spartiacque, la cima del monte Peralto e il forte Sperone. Scesi alle Nuove Mura si segue la strada che lambisce il Castellaccio e la torre della Specola, quest’ultima teatro di macabre impiccagioni che fino al 1509 furono eseguite nell’area della Lanterna. Per il ritorno possiamo scegliere tra la funicolare del Righi, che scende con una pendenza media del 19%, oppure a piedi, dopo una sosta all'Osservatorio Astronomico, per via Mura delle Chiappe che sfocia, dopo alcune deviazioni, in Piazza Manin. 











Secondo voi…chiapperina…cosa abbiamo scelto? 

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