lunedì 19 agosto 2019

18 agosto 2019
I balconi panoramici non mancano.
Il bello sta nel trovare quelli poco conosciuti,
relegati a un semplice puntino sulla mappa.
Allora la soddisfazione si mischia al sapore della scoperta,
e una piccola montagna può riservare grandi sorprese, grandi panorami e grandissime soddisfazioni.
 

Si parte dalla chiesa di Brumano m950 e si sale attraversando una piccola valle passando vicino al Grande Faggio. Sta bene! E’ in grande forma! Meritava un abbraccio! Ci s’inoltra nel bosco fino al Passo della Porta m1123 che divide in pratica Brumano da Valsecca. Il bosco è pieno (mai visto una situazione simile!) di un numero immenso di fiori (non mi ricordo il nome!) color…ciclamino! Il loro profumo mi accompagnerà fino a La Passata m1224. Divide la Bergamasca dal Lecchese: molto conosciuta la pietra miliare che segnava il confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia e una Croce in ferro degli Alpini. Ma cosa sto a raccontarvelo: è un classico e l’avrete fatto anche voi chissà quante volte. Passata la Passata (scusate il gioco di parole!) in breve tempo, tra le vecchie miniere di ferro e le numerose lapidi di gente assalita dai briganti arrivo al Rifugio Capanna Monzesi m1173. A monte del rifugio si trovano le più belle pareti di roccia di tutto il Gruppo del Resegone e le varie “palestre” di arrampicata. Si scende brevemente verso Erve e, dopo una fresca sorgente d’acqua, si prende il sentiero che porta al Monte Magnodeno. E’ un sentiero nervoso, un po´ altalenante con vari su e giù: niente salite impegnative ma tanti strappetti decisi che mettono alla brova non tanto il fiato quanto la tenuta delle gambe. Tra boschi ombreggianti e la parte che passa sotto le Creste della Giumenta al sole si arriva a una bellissima betulleta ai piedi dell´ultimo strappo. Ancora qualche sforzo. Non mollate perché dovete salire gli ultimi metri, con alcuni gradini rocciosi, con l’ausilio di una catena prima di poter dire “Ce l’abbiamo fatta. Arrivati!”. Senza difficoltà si arriva quindi in vetta, dove ci sono un´alta croce e il Bivacco Monte Magnodeno m1241.
 

















Vi troverete circondati da paesaggi mozzafiato e la fatica sarà completamente ripagata con spettacolari panorami verso Lecco, i suoi laghi (Olginate, Garlate, Lecco, Annone, Oggiono, Pusiano), i suoi monti (Grigne, San Martino, Corna di Medale, Cultiglione, Moregallo, Corni di Canzo, Monti Birone, Rai, Cornizzolo, Barro), il Resegone mostra la sua vera forma con le sue tredici cime e la pianura. Gli scatti panoramici non si contano!

 E anche questa l'abbiamo messa nello zaino!

"Credo che per essere felici, o almeno, per provarci, non bisogna immobilizzarsi ad aspettare che le cose buone accadano, ma è necessario stare in movimento per fare in modo che le cose buone possano accadere".
Tratta dal libro " LA MANUTENZIONE DEI SENSI" di Franco Faggiani - Fazi Editore.

2 commenti:

  1. Eppure quella foto che ti ritrae insieme alla celebre pietra miliare che un tempo separava il Ducato milanese dalla Serenissima non mi è nuova...

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  2. Fresca...di sudore! Con una maglietta rossa così...era l'unica posa da tenere!Lo so...lo so...indovina se tengo al Ducato di Milano o alla Repubblica di Venezia! Non vinci niente! Ciao!

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