sabato 5 ottobre 2019

GALDI
5 ottobre 2019

Se avete voglia di pace, di relax e di passare del tempo immersi nella natura vi consiglio una gita all’Oasi di Baggero, nel Parco Regionale della Valle del Lambro, in Lombardia. Questa riserva naturale protetta si estende su 26 ettari che racchiudono laghi, fiumi, boschi e prati, toccando i comuni di Merone, Lambrugo, Lurago D’erba e Monguzzo. 
Un tempo in quest’area sorgeva una vasta cava per l’estrazione di marmo, materiale utilizzato nella produzione di cemento. Passeggiando tra i sentieri e alzando lo sguardo potrete vedere anche quella che un tempo era nota come cementeria di Merone. Il lungo lavoro di rivalorizzazione dell’area inizia nel 1970, con la realizzazione di due laghetti entro i vecchi scavi utilizzati per l’estrazione della marna. In seguito sono stati messi in sicurezza i percorsi esistenti e creati nuovi sentieri pedonali, che permettono di percorrere un itinerario ad anello attorno ai laghetti e di collegarsi ai percorsi ciclopedonali presenti: nel 1980 nasce la riserva naturale. Sono poi realizzate un'area giochi per bambini e un’Oasi Stellare per le osservazioni astronomiche. Da ultimo il recupero del vecchio deposito della cementeria abbandonato da decenni, che è riconvertito a “Centro Parco”, dotato di aule didattiche, sala convegni /conferenze e un ostello con bar/ristoro, inaugurato nel 2015. 
All’Oasi di Baggero il percorso può essere svolto partendo da due direzioni diverse: si tratta, infatti, di un giro ad anello e chiunque, dopo l’accesso, può girare liberamente; io propongo il giro che superato il cancello d’ingresso prende subito il tracciato sterrato a destra. Il percorso non presenta grandi difficoltà e può essere fatto anche con comode calzature sportive. Si percorre un breve pezzo in pianura all’ombra della vegetazione e, dopo pochi passi si giunge all’area picnic, dove sono presenti tavoli, panchine di legno e qualche gioco per bambini; quest’area riposo, circondata dal prato, offre una visuale sul primo laghetto. Procedendo ci s’imbatte in quella che può essere considerata l’unica “difficoltà” del sentiero: una ripida salita da cui si gode però di una bella vista sulle acque verdi e azzurre del laghetto. Giunti in cima ci si trova in un immenso pianoro, una balconata ancora sul laghetto e, proseguendo nella natura, s’inizia una leggera discesa che si addentra nel fresco bosco. Si giunge quindi a un ponticello che sorpassa un fiumiciattolo, l’immissario dei due laghetti, la roggia Cavolto che, uscendo a valle si getta poi nel fiume Lambro. Abbandonato il bosco, si raggiunge un’area panoramica in cui è difficile vedere il secondo laghetto sottostante; da lì a poco lo si vedrà. Questa volta però le acque non hanno più un bel colore brillante come il primo ma, forse per il fatto di essere ferme, hanno un color oliva, tendente al marroncino. Il tracciato prosegue in una continua discesa che ricondurrà al piano iniziale e, dopo aver attraversato un altro ponticello con la roggia Cavolto che se ne va, si arriva all’interno dell’Oasi di Baggero con un ostello. La struttura comprende un bar ristoro e una location per attività didattiche per adulti e bambini. Arrivati a questo punto, possiamo gustarci una bella sorpresa. Davanti all’ostello parte una via che conduce in mezzo ai due laghetti: è il punto più spettacolare di tutta l’oasi: Un lembo di terra attraversa e li divide (occupa quasi 8 ettari e ha una larghezza di 5/6 metri); alcune panchine sono disposte per riposare, godere della bellezza della natura e rilassarsi prima di arrivare alla fine di questa “passerella” dove ci attende la vista di una cascata, quella formata dalla roggia Cavolto che si tuffa nei laghetti.























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