venerdì 7 febbraio 2020

EDO, GALDI & EZIO
6 febbraio 2020


Il forte vento di questi giorni ha ben pulito il cielo e, perciò, sicuri di bei panorami, partiamo da Valmadrera m267 (Lc), piazza Rossé. La comoda mulattiera e il sentiero, senza strappi faticosi, risalgono, tra pianori terrazzati e radi boschetti, le piacevoli pendici del versante sud-orientale del Moregallo, per giungere, tra tratti a cielo aperto e zone boschive, al cosiddetto Sasso di Preguda m650. Lungo il percorso siamo incuriositi dalle varie “casote”, piccoli edifici in pietra a secco tipici di queste zone e costruite in passato per diverse funzioni che ancora oggi testimoniano la vita contadina di un tempo, e i “caselli del latte”, costruiti accanto a sorgenti d’acqua o torrenti con la funzione di mantenere al fresco il latte appena munto che doveva essere portato a valle e lavorato. S. Isidoro è uno straordinario punto panoramico che si apre sull’azzurro del lago di Lecco incastonato tra le aspre pareti incombenti delle Grigne. Il Sasso di Preguda (prà Agudio: prato degli Agudio) è un enorme masso erratico di granito, lungo circa sei metri, larghi tre e alti sette per un volume di oltre cento metri cubi e con una forma vagamente piramidale, è detto “ghiandone” per il suo colore fondamentale scuro sul quale risaltano dei cristalli bianchi di ortoclasio chiamati “ghiande”. A fianco della chiesetta, immersa in un bell’altipiano di betulle, una palina indica la direzione per Forcellina/Sambrosera. Percorriamo così un piacevole sentiero che, con moderati saliscendi, segue le ondulazioni del versante meridionale di questa bella montagna. All’inizio un breve passaggio su roccette, attrezzato con catene, richiede un minimo di attenzione, ma poi…tutto tranquillo!. Dopo aver salutato la “Madonna dei Monti”, arriviamo alla Fonte di Sambrosera con altare votivo: un luogo di sosta obbligato, un vero e proprio punto di riferimento. Oramai ci siamo! Un bel bosco e un sentiero molto “radicato” ci accompagna alla bella località di San Tomaso, splendido balcone panoramico su Valmadrera, Lecco e le sue montagne. Il pratone di San Tomaso territorialmente occupa le propaggini inferiori della dorsale del Corno Birone m1116, del Monte Rai m1250, del Monte Prà Santo m1245 e della Colma di Val Ravella m939. Sorge su un terrazzo naturale, il vecchio “pascolo dei caprari”, a m560. Si può apprezzare un panorama vasto, piacevole e riposante che, partendo da sinistra, abbraccia la Grigna, il San Martino, il Due Mani, il Resegone, il lago di Garlate, il corso dell’Adda, i laghi di Annone e Pusiano, le colline della bassa Brianza. Una delle caratteristiche più amate dai visitatori sono i mandorli che circondano il prato retrostante la chiesa e che nel periodo della loro fioritura… Per il ritorno prendiamo la comoda mulattiera, a tratti acciottolata e a tratti sterrata, che, scendendo dolcemente in un ambiente tipicamente collinare, arriva fino al nostro traguardo di questa tranquilla camminata.



























TRAKER GPS: percorso km7,500+ / dislivello m540+.

I due ragazzi oggi si sono comportati bene, 
soffrendo quando c'era da soffrire
e godendo quando c'era da godere.
Hanno dimostrato che...
Io? Sono un ragazzo di Peter Pan...

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