lunedì 3 febbraio 2020

GALDI
2 febbraio 2020

"Il buongiorno si vede dal mattino"
... e oggi la giornata sembra ottima!


Fonteno m606 è soprannominato il "balcone del lago", per la sua amena posizione che consente una splendida veduta dal lago d'Iseo fino alle cime innevate dell'Adamello che fanno corona alla Valcamonica. Raggiunto la chiesa parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita, edificata nel 1883/86 in stile neogotico-lombardo, e, attraversata la piazza, giungo nell'antica piazza Vecchia, con la chiesetta di S. Rocco (Divo Rocho) edificata nell’anno della peste del 1630. Salgo verso la parte alta del paese sino alla fine della strada asfaltata: qui ha inizio l'antica mulattiera selciata denominata "del Torès". Con moderata pendenza m’inoltro nella bucolica valle raggiungendo il portico della chiesetta dell'Addolorata del Santello (sec. XVIII).
"Io non so pregare, non so cosa dire,
non ho molto tempo. E allora?
Ecco, offro questo lume: è un pò
del mio bene, un pò del mio tempo,
un pò di me stesso che lascio
davanti a Te, Vergine Santa.
Questa fiamma che brilla significa
la mia preghiera, che in me continua
mentre me ne vado".
Alternando tratti pianeggianti a tratti in salita, in mezzo a faggi, frassini e noccioli, si segue la palina-segnavia "Mulattiera del Torès": dopo pochi istanti si apre ai miei “innocenti” occhi uno straordinario panorama di pascoli e cascine. L'antica mulattiera permetteva il collegamento con le diverse  costruzioni rurali, alcune delle quali, abilmente ristrutturate, ancora oggi vengono utilizzate per l'alpeggio estivo. Passo accanto a varie di queste costruzioni fino ad arrivare alla cascina Falsegn con l'omonima cappella m910. Camminando tra antichi castagni, con i loro tronchi contorti e segnati dal tempo, la mente esce dal mio corpo per tuffarsi in questi panorami di un tempo. Dopo la captazione dell'acquedotto di Fonteno m921, entro in un bellissimo bosco di abeti e, tra radici e roccette, arrivo in località Camonga m1024. Riprendo a salire con lunghi tornanti attraversando il suggestivo bosco del Largù, e proseguo su un lungo traverso in moderata salita ma, attenzione!...  neve... ghiaccio non previsti... arrivando al Colletto di Caf m1246. Qui si trova una meridiana che mi permette di individuare le principali cime che mi circondano. Dalla meridiana scendo sulla sottostante stradina asfaltata e raggiungo, in località Colletto m1281, il monumento eretto a memoria dei partigiani caduti nella guerra di liberazione.Vuoi sapere cosa è successo qui il 31 agosto del 1944? CLICCA QUI ALLORA!!  Su un sentiero arrivo, poco più in alto, ad un caratteristico crocifisso di legno. Arrivato al limitare del bosco in moderata salita arrivo, “Cima Coppi” di oggi, sul punto più alto del Monte Torrezzo m1378 m. Da questo balcone naturale si ha una splendida vista sul Guglielmo, la Corna Trentapassi, l'Adamello e le vicine Orobie. Per il ritorno proseguo per il sentiero, quasi completamente su cresta boschiva, che mi farà compiere un bellissimo giro ad anello: dal Monte Sicolo m1276, salendo poi ad molti roccoli di cacciatori. Conosco una ragazza, che chiamerò Anna dalle valli di Fonteno, amante della montagna e della fotografia. Mi dice che il picchio se ne è appena andato ma se voglio fotografare la cincia mora ..."girati e guarda dove ci sono appese le mele!". Si prosegue in leggera discesa al Monte Boario m1233 e, giunti al Colletto di Luen m883 giù a capofitto fino a Fonteno. 








































Ragazzi, la giornata è bellissima: c’è ancora tanto tempo prima di rientrare: raggiungo perciò la “BIG BENCH” o Panchina Gigante di Riva di Solto-Fonteno. Ci vogliono circa 30 minuti dalla piazza di Fonteno per arrivare alla panchina n.53 di colore verde/Blu e tornare per qualche minuto bambini semplicemente sedendoci…sopra!. E il panorama… fa il resto!


Dati del signor Tracher GPS: distanza percorsa km16+ - Dislivello m750+.
Tutta salute!!!

Nessun commento:

Posta un commento