mercoledì 22 settembre 2021

 GALDIN pescatore - 20 settembre 2021

un tuffo nella natura e nella tranquillità

Distanza km13.800 - Dislivello m330 sia in salita che in discesa

Il lago di Sartirana a Merate è uno di quei posti ancora forse conosciuti a pochi, magari proprio per questo conserva ancora la sua natura selvaggia. Nel cuore della Brianza, tra il Parco Adda Nord e il Parco di Montevecchia e Valle del Curone, il lago di Sartirana è riserva naturale protetta e sito d’interesse comunitario. Sin da subito si capisce di essere in un luogo speciale e con tutto il rispetto possibile v’invitiamo a scoprirlo e a viverlo per portarvi a casa ricordi, emozioni e per i bambini anche tante informazioni su alberi e animali che vivono in questo posto, grazie a numerosi pannelli informativi dislocati lungo tutto il sentiero.

Partendo dall’imbarcadero di Brivio e passando per il Santuario della Madonna del Bosco di Imbersago, con tanto di Scala Santa e Via Crucis nel bosco di castagni, siamo arrivati (io, lo zaino e la macchina fotografica!) a Sartirana e siamo pronti per immergerci nella natura di questa riserva protetta. Ciò che si apre agli occhi è un lago di piccole dimensioni, ma circondato da tantissimo verde: una ricca vegetazione contorna e impreziosisce quest’oasi naturale. Ci danno il benvenuto, scopo di questa gita o piccola escursione, le eleganti ninfee, che troviamo in più zone con colorazioni differenti: bianche e rosa. In questo tratto aperto è possibile vedere anche le cime del nostro territorio: sullo sfondo il riconoscibilissimo Resegone, la vetta della Grignetta, più vicino a noi il Monte Albenza e verso nord- nordovest alcune colline che da Galbiate arrivano fino a Olgiate.
Durante la passeggiata si vede anche una flora ricca e diversificata, tipica degli ambienti acquitrinosi. Ma tra tanta natura si trova anche la specie umana. Noi(!) abbiamo incontrato diversi papà e nonni con figli e nipoti alle prese con la pesca. Qui è possibile fare la pesca no kill per lucci, tinche e carpe, in altre parole si pesca ma il pescato va subito liberato in acqua, mentre è consentita per le altre specie ittiche presenti nel lago con precise indicazioni sul periodo di pesca.
Il primo tratto di sentiero si snoda lungo l’argine del lago per poi inoltrarsi nel canneto, il cui accesso è vietato dal 1 aprile al 15 giugno, per non arrecare disturbo durante la cova delle uova.
Qui davvero si è abbracciati dalla natura tipica delle zone paludose, infatti, si riescono a distinguere la canna di palude (che arriva anche fino ai 3 metri di altezza), la mazzasorda, la cicuta virosa. Nel mezzo del canneto sulla destra si apre un ponte di legno che ci porta verso il lago. Al termine del ponte c’è una casetta di legno, dove si può sostare in silenzio e con pazienza fare birdwatching. Si riescono a vedere gli animali che vivono su e di questo lago, tra questi l’avifauna tipica lacustre, dalle specie più conosciute come il germano reale, la folaga, la gallinella d’acqua, lo svasso, l’airone cinerino a quelli meno riconoscibili e più rari da vedere come l’airone rosso, il martin pescatore e il tarabusino. Se sei fortunato, li potrai vederli in azione e magari anche goderti il loro pranzo o cena. Per loro il lago come menu offre: luccio, tinca, carpa regina, alborella, pesce persico, boccalone, pesce persico sole, scardola, triotto, anguilla, carpa a specchi e pesce gatto. Il sentiero prosegue e, dove il canneto prosegue in acqua, vicino a noi inizia il bosco che ci accompagnerà fino al punto d’inizio. Qui potrai vedere alberi secolari come il salice bianco e l’ontano nero, betulle. E magari vedere il picchio al lavoro su qualche albero. Appena uscito dal bosco, ti ritrovi al cancelletto iniziale. Uno sguardo ancora alle ninfee, al lago e si ritorna a casa con il profumo di natura addosso.























Un bacio e una buona passeggiata al lago di Sartirana!

Nessun commento:

Posta un commento