martedì 1 febbraio 2022

 EDO & GALDI
partigiani d'occasione
30 gennaio 2022
Distanza km10,200 - Dislivello m720 in salita, altrettanti in discesa

Ci troviamo a Cornalba in Valserina, ai piedi del monte Alben. La Corna Bianca, falesia famosa palestra di roccia, troneggia in tutta la sua imponenza. Affronteremo un percorso ad anello che, dalla parrocchiale di Cornalba ci condurrà attraverso un viaggio nella storia; Cornalba, infatti, è anche e soprattutto questo: un luogo della memoria. I monumenti, le piazze, le targhe apposte ai muri delle case, le vie…se osserviamo con attenzione, tutto qui parla di loro: i partigiani.
Di fianco alla chiesa parrocchiale si trova il Monumento, inaugurato nel 1959, ai caduti partigiani della Brigata Giustizia e Libertà 24 maggio uccisi il 25 novembre e 1° dicembre 1944. Saliamo per il centro storico del paese dove, subito dopo la targa che ricorda il passaggio dei mercanti durante il medioevo, incontriamo la targa a memoria del partigiano Franco Cortinovis: ci troviamo all’incrocio con “via partigiani”. Seguiamo la puntuale indicazione per il “Sentiero dei Partigiani”. Alzando lo sguardo di fronte a noi notiamo un edificio bianco ben noto agli abitanti di Cornalba: la Ca’ Bianca ovvero la sede del comando partigiano.
Continuiamo fino alla grande bacheca esplicativa che racconta la storia della Brigata Giustizia e Libertà XXIV maggio.
Quel 25 novembre il comandante Resmini con i suoi uomini della Compagnia O.P. di Bergamo giunse in Valserina e fermò due corriere dirette a Bergamo sulla seconda delle quali si trovavano Giuseppe Biava, Barnaba Chiesa e Antonio Ferrari, tre partigiani che furono immediatamente giustiziati. Subito dopo il gruppo di fascisti si divise: il primo con gli automezzi raggiunse Cornalba passando prima per Serina dove compì un rastrellamento, il secondo a piedi salì la mulattiera attraverso Passoni. Furono posizionate due mitraglie, una sul campanile e una sul piazzale della chiesa e alcuni mortai nella zona del Pagliarolo. All’arrivo dei nemici iniziò la fuga verso le pendici dell’Alben che, al tempo prative, non si presentavano coperte dal bosco come le vediamo oggi. Sul lato destro del paese caddero sotto i colpi di mortaio il comandante Giacomo Tiragallo “Ratti” e Luigi Cornetti. Sul lato sinistro, sotto il fuoco delle mitraglie morirono Pietro Cornetti, fratello di Luigi Cornetti, Battista Mancuso e Giuseppe Maffi. Cessato il fuoco, durante il rastrellamento, fu ucciso anche Callisto Sguazzi “Peter”. Furono inoltre catturati Luigi Maver, Egidio Bianchi e Luigi Carrara.
Il nostro cammino procede su strada sterrata fino alla Santella del “Pret Zambel”, intitolata al prete Zambelli appunto, morto nel 1850 e considerato dagli abitanti del posto il protettore delle donne gravide. Proseguendo, dalla strada sterrata si stacca un sentiero che sale al Monte Alben. Lo s'imbocca (Sentiero dei Valloni) e si cammina in salita nel bosco fino a sbucare sui pascoli dell’Alben tra le sue baite. Lasciata la Baita Sota si continua verso la Baita Sura o Baita Alta. Rimaniamo meravigliati per il panorama dell’Alben ancora parzialmente innevato: foto, foto, foto,….
Proseguiamo in direzione Baita Cascinetto e passiamo a fianco a una Cappelletta. La vallata sotto la Cima Cornetti, dove una grande croce e una targa sono poste a memoria dei Fratelli Cornetti, è ancora innevata e ghiacciata: procediamo con fatica e… prudenza: passiamo a lato della Baita Cascinetto.
Dopo il 25 novembre ci fu in Valserina e sull’Alben un nuovo rastrellamento. Il 1° dicembre gli assalitori raggiunsero la Baita Cascinetto, magazzino per viveri ed equipaggiamento della XXIV maggio. Qui furono sorpresi e uccisi: Mario Ghirlandetti e i russi Angelo, Carlo e Michele. Il quarto russo Scialico Giogavaz fu ferito e poi salvato.
Il nostro cammino riprende in direzione di Cornalba per un sentiero abbastanza ripido e serpentoso (Sentiero Panoramico) lasciando decisamente perdere quello ultra ripido che passa per la grotta della Cornabusa. Oggi abbiamo sofferto troppo le…foglie secche: accumuli che non ci consentivano di sapere dove il piede…sarebbe atterrato!




























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