venerdì 18 febbraio 2022

 Sale MaGALDINO & PilzEDO
17 febbraio 2022
Quante volte ci siamo fermati su una panchina ad ammirare un paesaggio?! In questo caso si può fare da una prospettiva privilegiata perché la panchina è gigante, con il gusto di ritrovarsi piccoli davanti alla bellezza che ci circonda. Le panchine giganti sul Lago d’Iseo sono quattro e tutte collocate in punti panoramici da urlo. Fanno parte di un grande progetto che si sta diffondendo in tutta Italia e sono un’attrazione da vedere assolutamente! La prima è stata realizzata nel paese di Rogno: qui sorge la panchina numero 32, di colore blu. La panchina numero 53 si trova a Riva di Solto/Fonteno, ed è verde e blu. In ordine di tempo segue Pilzone con la panchina verde numero 73 e Sale Marasino con la panchina gialla numero 74.
Oggi abbiamo iniziato da quella di Sale MaGaldino per poi passare a quella di PilzEdo, approfittando dell’occasione per ripercorrere un pezzettino dell’antica Strada Valeriana.
La Strada Valeriana ha origini incerte. Da una parte il suo nome si vorrebbe ricondurre al generale romano Caio Publio Lucinio Valeriano. Dalla regione della Rezia (corrispondente alle attuali Svizzera, Austria, Trentino e Lombardia) il condottiero avrebbe potuto avere necessità di realizzare un collegamento con i bacini del Reno e del Danubio. In epoca medioevale questo tracciato rappresentò l’unico e importantissimo collegamento con la Valle Camonica, via di passaggio fondamentale per il commercio di ferro e pietre.
Lasciamo l’auto poco prima della chiesa di San Giacomo e iniziamo il cammino. Un sentiero attraversa il bosco e da Maspiano, frazione di Sale Marasino, sale sulla collina. E’ molto meno ripido di quello che ci condurrà alla panchina di Pilzone e non è formato di ciottoli ma di terra. Ovviamente la vista è meno scenografica per l’altitudine minore ma merita comunque una visita.
Ritorniamo al posteggio e riprendiamo la Galdmobile: da Maspiano a Pilzone si arriva in auto. Oggi le vogliamo vedere entrambe: abbiamo ancora fiato. Il punto di partenza è proprio dal paese: è possibile lasciare l’auto nei pressi del cimitero e da qui le indicazioni non mancano. Dopo aver attraversato un nucleo di case, la strada s’inoltra nel fitto della vegetazione e si fa acciottolata modello Antica Roma. La salita è bella tosta, abbastanza impegnativa, ma lungo il percorso gli scorci sul lago non mancano e sono molto gradevoli.
Camminando dunque lungo la Strada Valeriana si arriva in prossimità della Panchina di San Fermo, prendendosela comoda e fermandosi di tanto in tanto per riprendere fiato. In una radura con un bel prato ancora innevato si trova la chiesa dedicata a San Fermo: per la precisione ci si trova in località Gazzane di Sulzano. I primi riferimenti a questo edificio religioso risalgono al 1100. La struttura è di linee molto semplici e alcuni dettagli sono realizzati in pietra di Sarnico. Molto particolare il campanile staccato dal corpo centrale dell’edificio.
Poco più avanti s’inizia a intravedere la panchina verde. La vista è a dir poco meravigliosa. Spazia su buona parte del lago, dalle Torbiere al Monte Guglielmo, Montisola al centro. Val la pena di fermarsi in contemplazione a lungo per riposare ma soprattutto per cogliere tutti i dettagli del panorama.
Oggi nebbia... ma ieri... ma che ce frega ma che ce 'mporta...


































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