domenica 22 settembre 2019


Imagnalonga….siamo pronti….per la 15a edizione…tutta in quota!!!!



“Governo ladro, piove!”. Basta pensare al governo che abbiamo per capire quanta acqua poteva veniva giù,…due gocce! La camminata enogastronomica nella verdeggiante Valle Imagna, ma i primi colori del maestro Autunno cominciano a farsi vedere, anche quest’anno presenta un nuovo percorso e ha la partenza e l’arrivo a Fuipiano, il piccolo paese tetto della valle. 
C’incamminiamo sulla strada che sale direttamente, tra tratti di decisa salita e tratti dolci, in un bel bosco di faggi con ampie radure aperte sul bel panorama della valle e del Resegone e raggiungiamo l’agro-silvo-pastorale di "Prato Longone". Si continua sulla strada che attraversa i prati di Prato Longone portandosi, con un traverso, sotto i Tre Faggi m1399 dove si lascia la strada sterrata per prendere il sentiero per i Canti, passando sotto gli stupendi faggi secolari, a fianco del monumento degli alpini caduti nella guerra in Russia. Siamo in un ambiente veramente spettacolare: queste maestose sagome, che si stagliano in posizione panoramica sulla dorsale della montagna risultando visibili da buona parte della valle, sorgono presso un tempietto dedicato alla Madonna circondato da moderni “dolmen” che suggeriscono un’architettura celtica; spettacolare la vista sulla Valle Imagna dominata dal Resegone. Si continua a salire tra i boschi portandosi, con vari saliscendi e con affascinanti facili passaggi tra rocce calcaree a picco sulla valle, verso i Canti m1563 e alla statua della graziosa Madonnina, dove il panorama “vedi Napoli e poi muori” si apre anche sulla Val Taleggio. Si scende un tratto ripido erboso, ben arato dai cinghiali, entrando di nuovo nella luminosa faggeta che porta alla Bocca del Grassello m1390: da qui, sempre seguendo il sentiero, si sale nel bosco verso lo Zuc de Valmana uscendo sul ripido pratone e, passando per la Malga Cucco adibita a piccola colonia estiva, in breve raggiungiamo l’elaborata croce di vetta della Zuc di Valbona m1546, da dove “non c’è trippa per gatti” si gode il bel panorama verso il Resegone e le Grigne. Scendiamo verso il visibile alpeggio-agriturismo Costa del Palio di Morterone, appena sotto la Bolla di Valmana, un piccolo laghetto-stagno, e godiamo del continuo su e giù sui “mammelloni” dell’ampia dorsale fino ad arrivare al Passo del Palio e scendere nell’"ombrosa" pineta per fare ritorno in quel di Fuipiano. “Venni, vidi, vinsi”: e ora sotto con il pranzo! “Abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno”: non si può non andare ad Arnosto, dogana veneta ai tempi dei guelfi e dei ghibellini, tra le due brevi schiere di case che si affacciano su una mulattiera, con una chiesetta, dedicata ai santi Filippo Neri (protettore di Venezia insieme a San Marco, e San Francesco da Paola protettore dei naviganti), perfettamente inserita nel gruppo e un abbeveratoio lungo e stretto su una strada selciata. Le strutture sono di pietra e di legno, molto semplici e robuste ma raffinate nei particolari.
 













































Quindicesima edizione e…quindici percorsi diversi. Chapeau!
Il percorso ha una lunghezza di circa km14 tra sentieri, mulattiere e boschi.
Una camminata dedicata
all’enogastronomia e al camminare,
da vivere in compagnia e in piena sicurezza.
Le partenze sono scaglionate in quattro gruppi: il mio, il secondo, parte alle ore 8.00.
Il rientro è previsto dalle 16.30
ma arriviamo in anticipo.
La quota di partecipazione è di 26 euro,
con gratuità fino a dieci anni.
Le iscrizioni si sono chiuse
con circa 650 partecipanti.
Cosa aspettate? L’edizione dell’anno prossimo oram…hahaha…i! RidiAmo!  


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