venerdì 7 agosto 2020

 EDO & GALDI

6 agosto 2020

IMonte Due Mani, nonostante la sua altezza modesta m1666, è una vetta molto panoramica. Situato all’inizio della Valsassina, offre una vista interessante sulle Grigne, poste proprio di fronte, e su tutta la valle. Qui si possono trovare la croce di vetta e il Bivacco Locatelli - Milani - Scaioli, una costruzione in vetroresina a forma di igloo; sopra le finestrelle ad oblò sono indicate le cime visibili, partendo dalla porta in senso orario troviamo: Monviso, Monte Rosa, GrignoneGrignettaLegnonePizzo Tre SignoriCampelliSodadura, Arera, Alben, Costa del PalioResegone, Appennini. La vista spazia inoltre su Lecco e la Valsassina e sui Laghi di Pusiano, Annone e Garlate.

Prendiamo la sterrata che dal Passo Culmine S. Pietro m1235 si addentra verso Morterone ed alcune aziende agricole. Seguiamo questa sterrata che inizialmente ci condurrà nei pressi di un agriturismo per poi entrare in un bellissimo bosco di faggi; il percorso, in questo tratto, alterna momenti di salita ad altri di discesa. Dopo poco incontreremo lungo il nostro cammino una biforcazione dove la sterrata si divide: la discesa porta alla Forcella di Olino e a Morterone; noi prendiamo la salita che porta verso le baite di Muschiada. La sterrata, dopo nemmeno m100, giungerà nei pressi della Casera di Muschiada dove termina. Tuttavia poco prima  di raggiungerla troveremo un piccolo sentiero  indicato per il Monte Due Mani e la bocchetta di Desio. Il sentiero da questo punto inizia a risalire i crinali del monte portandoci verso la lunga cresta del monte. Ad un piccolo bivio seguiamo sempre le indicazioni per il monte Due mani; dall’altra parte il sentiero porta verso la valle Dongoli e gli abitati di Moggio e Maggio. Appena superata la deviazione affronteremo un breve tratto impervio dove le pendenze diventano estremamente elevate, ma solo per poche decine di metri. Al termine dei quali il nostro percorso inizierà a scendere per alcune centinaia di metri e ci condurrà in men che non si dica all'Alpe Desio, dove troveremo alcune cascine diroccate. Percorriamo un bellissimo prato, sempre in leggerissima discesa, dopo il quale rientreremo in un bel bosco di faggi dove ritorneremo a salire con pendenze medie sino ad arrivare alla bocchetta di Desio, dove il bosco di faggi ci abbandona ed inizia un tratto di leggera discesa lungo una bellissima cresta, per nulla pericolosa. Raggiungiamo la cascina Pranüra e il suo piccolo laghetto artificiale; proprio nei pressi della cascina il nostro percorso si unisce con quelli che salgono dalla Forcella d'Olino e da Maggio ed affronteremo gli ultimi 40', impegnativi, prima di arrivare in vetta al monte. Rientreremo in un boschetto di latifoglie, per poco tempo, e le pendenze aumentano notevolmente. Il sentiero sale molto ripidamente con una continua serie di tornanti, rimanendo molto esposto al sole, che potrebbe crearci qualche difficoltà in più, come per il terreno molto sassoso. Appena sotto la vetta il sentiero si biforca in due parti: il sentiero sul lato destro, molto più ripido e stretto (andata) che ci porterà sino alla cresta del Monte, che percorreremo brevemente sino alla vetta; il sentiero sul lato sinistro (ritorno), passa sotto un piccolo sperone roccioso, sale in maniera molto più graduale verso la vetta. La cresta non è per niente difficile ne pericolosa, in più si può ammirare un paesaggio meraviglioso che si apre ai nostri occhi tutto intorno a 360°.

GPS modello EDO

Distanza km10,200

Dislivello totale salita m905

Dislivello totale discesa m900  
























 Partiamo dal bello per...ritornare indietro!

 

Nessun commento:

Posta un commento