venerdì 21 agosto 2020

 GALDI - 20 agosto 2020

Il via per questa escursione sono i m1591 delle famose Baite di Mezzeno (Si compra formaggio!!). Per raggiungere l’ampio parcheggio ricordarsi di munirsi di ticket, acquistabile poco prima dell’imbocco della strada. Ma…che puttanaio di gente!!! Non c’è più “coviddì”? Devo lasciare la macchina, ascoltando un addetto (Comune? Vigile?) a 500/600 dal solito piazzale per l’eccesso di macchine (al ritorno la fila “posteggiata” sarà di quasi 2 chilometri). Raggiunto lo spiazzo e la sua rustica fontanella, seguo il primo tratto in comune al tracciato che sale al Passo di Mezzeno e al Rifugio Laghi Gemelli (circa l’80% lo “intaserà”!). Passato l’acquedotto, seguendo le indicazioni su di un grosso masso, con ampio giro a mezza costa, si giunge al Roccolo del Tino m1870 e alla bella Baita di Campo m1880, posti in posizione panoramica sul maestoso Pizzo Arera. L’ambiente si fa più solitario e il sentiero prosegue in falsopiano alternando brevi tratti in salita a panorami sempre più ampi. Passo dopo passo, dopo un vallone pietroso, s’intravedono le aguzze cime dei Tre Pizzi, …con un po’ di fantasia …molta? … piccole Cime di Lavaredo. Si sbuca su un pianoro erboso, dove è ubicata la Baita Tre Pizzi m2116 e poco avanti il suo grazioso laghetto in una rustica conca. Pur essendo molto asciutto, mantiene il suo bel aspetto di …perla orobica! In una depressione poco più avanti vi è un secondo piccolo laghetto che forse, per la bella vista che offre verso questi aguzzi denti, risulta quasi essere migliore del lago titolare stesso. Si prosegue verso il bivacco/rifugio omonimo, che prende il nome dalla montagna che si erge maestosa alle spalle. Inaugurato nel giugno del 2009, è riservato ai volontari della Protezione Civile di Roncobello e Isola di Fondra, quale punto di unione per le due comunità. Non si può, giunti sin qui, non seguire una traccia di sentiero che attraversa la conca pietrosa del laghetto principale (qualche ometto a segnalare la via) che mi indirizza verso un ghiaioncello che punta alla sella sovrastante. Una volta giunti si rimonta la breve cresta e si risale l’ultimo ripido strappo sino alla vetta: è il Monte Pietra Quadra m2356 contrassegnato dalla sua bella Madonnina. Siamo passati dal cielo blu intenso ad essere immersi nelle nuvole!

 





































Nessun commento:

Posta un commento