venerdì 26 agosto 2022

 GALDI - 25 agosto 2022

Il rifugio Griera m1734 è collocato nello splendido contesto naturalistico del monte Legnone, ambiente veramente alpino della provincia di Lecco. Oltre al Legnone m2610, alle spalle del rifugio, il panorama può spaziare sulle Alpi Valtellinesi e Svizzere, sul Pizzo dei Tre Signori m2555 e sulla Grigna m2410. Nel fondovalle, tra il monte Muggiò e il Legnoncino, al di là della Val Varrone, posso vedere una parte del Lago di Como. Il Legnone, durante la Prima Guerra Mondiale, fu interessato da lavori di fortificazione della cosiddetta Linea Cadorna (caserme, cannoniere, trincee,…) che erano raggiungibili da strade che risalivano il versante sud del monte protetto dal fuoco nemico.

Raggiungo Pagnona in Valvarrone, dopo Premana: il mio percorso si svolgerà comodamente lungo la vecchia strada militare risalente alla prima guerra mondiale. La strada parte tra Pagnona e Tremenico con il parcheggio nei pressi della piccola chiesetta di Gallino m950. Un grande castagno con la sua ombra, una fontanella di acqua fresca con la vasca scavata nel legno e, soprattutto, due tronchi con funzione di panche mi “avvisano” …di cambiar idea! Niente da fare, comincio …a contare…1…2…3…! La sterrata non presenta pendenze impegnative (ma come fanno a chiamarla salita!) ma una continua serie di “andanti”, numerati, uno in fila all'altro (ben 20!). La posso fare a occhi chiusi: andante dispari giro a destra, andante pari a sinistra: quello che io chiamo il “percorso dell’ubriaco”! Scusatemi …ma i tornanti li faro al ritorno! Passo a valle delle vecchie baite dell'Alpe Gallino m1012. Il percorso è quasi tutto nei freschi boschi. Prima un misto di castagni, faggi, betulle e noccioli; poi il re faggio s’impossessa di questi territori. Infine la classica pineta di alta montagna e la parte finale, pratosa, che si apre su stupendi panorami. Grazie ad alcuni tratti senza vegetazione, posso ammirare un bel panorama sulla sottostante vallata, su Tremenico e uno spicchio del lago di Lecco. Il percorso risulta abbastanza lungo (solo andata km8,500). Tuttavia grazie alle pendenze lievi salgo agilmente senza rendermi conto del dislivello che sto compiendo (poco più di m750). Incontro alcune strade agro-silvo-pastorali che conducono alle varie Alpe Subiale, Alpe Vesina, Alpe Bedoleto,… In alto vedo la madonnina che mi preannuncia l'arrivo all'Alpe Campo m1648: trovo la baita dell'alpeggio, una lunga pensana per il ricovero degli animali, una grande vasca abbeveratoio e, di fronte alla madonnina, una spartana croce di legno. Sono quasi arrivato: ancora due andanti! Vedo il rifugio sopra di me …sento il profumo delle tagliatelle fatte in casa, della torta miele e noci, della birra artigianale ambrata,... Sii! Posso smettere di contare!





























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