domenica 26 marzo 2023

 EDO & GALDI
semper 'n gir
25 marzo 2023

Ci sono due scelte da fare: farlo o non farlo. Era un po’ come la famosa frase dell’Amleto dell’amico Shakespeare. “Essere o non essere: questo è il problema”. La frase è pronunciata da Amleto dopo che lo zio gli ha ucciso il padre, in una scena in cui il protagonista medita vendetta, chiedendosi se farlo o non farlo. Accecato dall’avidità, lo zio aveva avvelenato il fratello, usurpato il trono e preso in moglie la cognata rimasta vedova, madre di Amleto. Era chiaro che in questa storia lo zio era il male assoluto. E se Amleto, venendo a sapere la verità, non avesse esitato e si fosse vendicato all’istante, non ci avrebbe sofferto nessuno. Ebbene, cosa doveva fare? Doveva credere alle parole di un fantasma? Oppure era sbagliato? Voleva davvero lanciarsi a capofitto in uno scontro? Ma avrebbe potuto convivere con se stesso se non avesse fatto niente? Smarrito nella sua indecisione, Amleto perde Otelia, la sua amata, causa la morte di chi gli sta intorno, i suoi amici tramano di ucciderlo e sua madre è avvelenata. Alla fine della storia, Amleto e lo zio muoiono entrambi e perfino il trono viene rovesciato. La tragedia è di una lunghezza epica ma nell’essenza è chiaro che si tratta di una fatale indecisione personale sulla domanda farlo o non farlo.

Perché vi ho raccontato tutto questo? Abbiamo deciso di “interrompere” la nostra stupenda camminata di oggi a dieci minuti dall’Alpe Dolcigo m 1562 (nelle ormai vicinanze del Rifugio Ombrega m1579) causa tratto di percorso con molta neve. Scelta dolorosa ma …necessaria! La partenza dell’escursione è l’Alpe Paglio m1450, facilmente raggiungibile in auto da Casargo in Alta Valsassina. Seguiamo la strada (o come la chiamano in loco, pista) forestale che parte da lì e in poco tempo, passando tra sculture di legno, il recinto dei cervi e il Jungle Raider Park, raggiungiamo i Piani delle Betulle m1456, località dove si pratica lo sci alpino ben prima del 1957 data di inaugurazione della funivia. Integrata tra boschi di larici e betulle sorge la Chiesa dedicata ai Caduti del 5° Alpini Battaglione Morbegno. Attraversiamo i bei prati della località e proseguiamo inoltrandoci nel bosco. In poco tempo sbuchiamo nei pressi dell’Alpe Ortighera m1520: un balcone sulla Valsassina e sulla selvaggia parete nord della Grigna (qui il tempo sembra essersi fermato!). Breve visita all’Alpe Oro m1521 (beh! A dire il vero abbiamo sbagliato percorso!): una graziosa località, dove una manciata di baite si affacciano con una bellissima vista che arriva ad abbracciare un pezzetto del Lago di Como e, lontane ma ben visibili, le vette della cerchia alpina. Continuiamo a camminare sulla strada forestale, che ora sale con pendenze un po’ più ripide: questo tratto di sentiero è tutto in mezzo ai pascoli. Attraversiamo una particolare configurazione, i Sassi Rossi, e arriviamo alla località Larice Bruciato (Lares brusà) m1707. Una buone notizia: la salita è finita e inizia un lungo tratto di blanda discesa. Ma, essendo in ombra, cominciano i tratti con neve! Pochi minuti e arriviamo alla Bocchetta di Olino m1639, dove si apre uno scorcio di vista sulla Valsassina. Proseguiamo oltre arrivando, poco sopra l’Alpe Dolcigo, a un bivio: seguendo le indicazioni (ma è davvero difficile sbagliare!) il largo sentiero che alterna tratti pianeggianti con altri di modesta discesa è completamente invaso dalla neve! STOP! Ritorneremo a rifugio aperto per naufragare la nostra odierna delusione con un buon pranzo! Comunque, si può ammirare una bella vista su Premana, in lontananza. Per il ritorno fotocopiamo lo stesso percorso dell’andata.

NdG(nota del Galdi): “è sempre meglio pentirsi di una cosa fatta che pentirsi di una cosa non fatta”. E’ un percorso tra i più ricchi di panorami mozzafiato.











































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