domenica 12 marzo 2023

 GALDI, il vALPIgiano
 11 marzo 2023

Ogni tanto sostengo un piccolo esame di coscienza: ma un peccatore della montagna come me, quando va a fare (spesso!) camminate o escursioni, cosa preferisce? Rifugi? Croci? Vette? Beh…strano ma… non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace… i balconi panoramici sui laghi e le Alpi! Noooo…. non quelle che ci circondano, dai tremila in su, …noooo …quelle dove in estate i bergamini portano le “ragazze” in alpeggio. Scusa! Hai qualcosa da dire? Tu bevi il caffè con la grappa o la sambuca, …bene… io preferisco il fernet! Dal numero di macchine presenti, con il ticket a tre euro giornaliero, di sabato, oggi hanno fatto un bell’incasso! Parto dall’Alpe di Giumello m1540 (my love Camaggiore, la perla della Muggiasca, appena lì sotto!) in direzione Alpe Chiaretto m1460 e la sua croce. Seguendo la tranquilla strada sterrata (lascio stare il sentiero che mi accorcerebbe il percorso ma…troppe foglie!) e arrivo (troppa la tensione di aver sbagliato strada… non ho l’EPS… Edo Posizion Sistem) all'Alpe Ortighera m1280. Nelle vicinanze si trovano alcune stalle, quale riparo per il bestiame portato in alpeggio sempre presente nei pascoli circostanti nella stagione estiva, una caratteristica Cappelletta con S. Antonio e… tantissimo panorama (dal Legnone, tutta la Val Varrone fino al Grignone)… my passion! “Fette” d’informazioni (non incontrando persone chiedo ai sassi): i bovini, “padroni” in estate dell'area, sono mucche in lattazione per la produzione di formaggio magro, ricotta, caprino e burro. Quando il formaggio ha raggiunto i due mesi di stagionatura, è pronto, e si tagliano le prime forme. I cinghiali hanno un po’ rovinato i pascoli migliori e hanno danneggiato la “cotica” del terreno per cercare il cibo. Di più… (i sassi!) non si sono sbilanciati! Risalgo sui miei passi, ripasso dall’Alpe Chiaretto, ripasso dall’alpe del Giumello e, prima del pranzo al Ristoro Genio (qui ci si sente in famiglia: piatti tipici in porzioni abbondanti e ben preparati!), un’occhiata, a pochi passi di cammino. All’Alpe Chiaro m1530, si trova la panchina gigante rossa… da cui si gode di uno dei panorami più spettacolari sul Lago di Como! Il Belvedere del Cantun de Ciar permette di avere una visione a 180° sul Lago di Como: da qui è, infatti, possibile distinguere molto bene i centri abitati della sponda comasca e spaziare lo sguardo fino al Lago di Lugano e alle Alpi Svizzere. Sono ben individuabili Bellagio e lo sperone del Lago di Como, Menaggio e Villa del Balbianello, Dongo e Gravedona per elencare alcune località note. Certo! Gli alpeggi sono meglio nel periodo estivo ma… vuoi mettere… silenzio, tranquillità,… panorama (con gli alberi spogli!). Ho rubato "informazioni visive" per due altre camminate… una primaverile (Alpe del Palio, Pian delle Betulle, Rifugio Ombrega)… e una assolutamente autunnale quando le fogli delle betulle prendono un favoloso colore giallo… (Alpe Tedoldo, Alpe Chiaro, Alpe di Camaggiore). Oggi è domenica... che faccio?... pulizie in casa!
































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