lunedì 6 marzo 2023

 PARTIGIANI EDO & GALDI
5 marzo 2023

“Quanto sangue e quanto dolore per arrivare a questa Costituzione!
[…]
No, non è una carta morta, questo è un testamento,
un testamento di centomila morti.
[…]
Se voi volete andare in pellegrinaggio
nel luogo dove è nata la Costituzione,
andate nelle montagne dove caddero i partigiani,
nelle carceri dovere furono imprigionati,
nei campi dove furono impiccati.
Dovunque è morto un italiano
per riscattare la libertà e la dignità,
andate lì o giovani, col pensiero,
perché lì è nata la nostra Costituzione”.
Piero Calamandrei


























Canzone della Malga Lunga

Destinata a diventare uno dei canti più noti della Resistenza bergamasca, scritta dal partigiano Arturo Moretti “Renzo”, commissario politico della 53^ Brigata Garibaldi, evoca il martirio di Giorgio Paglia, dei suoi compagni e dei fratelli Pellegrini “Falce” e “Martello”. Giuseppe Brighenti “Brach” e Giovanni Berta “Leo”, nelle loro memorie, ricordano come il canto accompagnasse i partigiani rimasti in formazione nell’inverno 1944-45.

Il diciassette del triste novembre
una giornata di cupo grigiore
che ai partigiani sarà sempre nel cuore
per la sciagura che tutti li colpì
O Malga Lunga, tu sei il sacrario
tappa fatale del nostro cammino
rudere nero segnato dal destino,
dolore e gloria della Cinquantatrè
Tenente Giorgio, compagno Barbieri
Rocco e Tormenta di voi siamo fieri
e gli altri cinque seppur stranieri
tutti caduti son per la libertà
Il giorno dopo due altri compagni
per tradimento furon catturati
ed anche loro poi furon fucilati
Falce e Martello voi siete il nostro onor
O nostri morti sarete vendicati
per voi daremo anche la vita
la vostra fede il cammino ci addita
questo è l’impegno dei garibaldin.

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