lunedì 13 gennaio 2020

UOEI - Bergamo
12 gennaio 2020

“Mi ricordo montagne verdi… e le corse di un bambino… con l’amico mio più sincero… un ragazzo dal cuore vero!… Mi ricordo…” quando, con l’Atletica Carugatese, ogni domenica partecipavamo alle varie corse non competitive FIASP. “Mi ricordo…” Mario, il trattore, che non si fermava mai e Flipper, che se ne stava tranquillo per tutta la corsa per poi percorrere l’ultimo chilometro alternando sprint a momenti di pausa, come la pallina impazzita del gioco, per poi… scoppiare! Mi ricordo… questo percorso fatto più volte di corsa: da Lecco a Cassano d’Adda sono cinquanta chilometri tutti belli, belli… lunghi!
Raggiunta la città di Lecco in pullman indosso un paio di scarpe più pesanti, sono più vestito, più pesante,… più vecchio! Raggiungiamo il Lungo lago di Lecco con i suoi vicoletti e passiamo davanti all’affascinante Isola Viscontea. Seguiamo il corso del lago, avanziamo fino al bellissimo Ponte Azzone Visconti e, terminato quest’ultimo, costeggiamo “già” il fiume Adda: siamo lungo la Via Alzaia, la strada che ci accompagnerà fino a Brivio, la fine del nostro percorso! Bella la vista sul borgo di Pescarenico, incorniciato dalle affascinanti montagne lecchesi. Ci lasciamo alle spalle Lecco e ci introduciamo nel delizioso comune di Pescate, un pittoresco paese manzoniano: in questo luogo, infatti, il genio del Manzoni trova spazio per ambientare parte del suo capolavoro letterario “I Promessi Sposi”. Ben presto iniziamo a costeggiare lo splendido lago di Garlate e i parchi comunali che si affacciano proprio sulle rive del lago. Improvvisamente il percorso si “allontana” dal lago per addentrarsi nel traffico cittadino di Garlate sempre comunque lungo la pista ciclopedonale ben protetta dal traffico della statale. Dopo poco ci riporteremo paralleli al lago di Garlate nel quale si specchia la mole maestosa del Monte Resegone con la città di Lecco oramai sullo sfondo. Camminiamo senza problemi fino a raggiungere il termine del lago, materializzato con una diga di grosse dimensioni: la diga di Olginate. Superata la diga, proseguiamo nel nostro percorso: ora le acque ritornano a essere calme e stiamo costeggiando il lago di Olginate. Se amate i luoghi misteriosi, vi consiglio una visita a Consonno, frazione di Olginate, al cosiddetto “paese fantasma”. Proseguiamo costeggiando anche una bellissima struttura, Villa d’Adda Sirtori, una costruzione dl XVIII-XIX secolo ora adibita a biblioteca. Dopo circa otto chilometri dalla partenza il fondo della strada diventa completamente sterrato e, in questo “nuovo tratto”, il lago di Olginate si stringe sempre di più e lascia spazio al fiume Adda che prosegue maestoso nel suo corso verso sud. Attraversando delle bellissime campagne totalmente immerse nel Parco Adda Nord, l’ente che tutela questa zona, il concerto quasi simultaneo delle varie campane ci avvisa che è arrivato il signor mezzogiorno: “Tutti alla trattoria Cantù!”: si mangia!” è il grido che chiama a rapporto i componenti del gruppo. Riprendiamo, con passo digestivo, il nostro percorso e, sempre costeggiando l’Adda, ammiriamo dall’altra sponda, in posizione privilegiata, Monte Marenzo situato nel cuore della Valle San Martino. Ci troviamo nel comune di Airuno e abbiamo percorso circa undici chilometri. La Madonna della Rocchetta, dall’alto del suo cocuzzolo, ci guarda passare in questa zona scarsamente industrializzata: non è raro imbattersi in qualche caratteristico uccello di fiume ed è possibile trovare diversi fotografi, appostasti con i loro “cannoni”, ad attendere il momento migliore per lo scatto.Quando lo sterrato termina, circa al diciottesimo chilometro, eccoci a Brivio, un bellissimo comune che si affaccia lungo il fiume Adda. Qui di particolare interesse possiamo ammirare il Castello, luogo storico di residenza della famiglia Brivio, un’antica famiglia patrizia milanese e l’imbarcadero, che è illuminato magnificamente dagli ultimi raggi del sole che tramonta.
Risalgo sul pullman: mi ricordo… che è la prima camminata della Patrizia come coordinatrice; mi ricordo… che non gli ho fatto nemmeno uno scherzo!


































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