Galdino e
gli amici
della Cooperativa Sociale di Locatello
22 giugno, San Galgano e Siena
23 giugno, Arezzo
Dino (non Galdino!), sii breve!. Sarebbero tante le
cose da raccontare e le foto da postare, ma …fai come per la pipì sul pullman
…contieniti!
SANTUARIO DI SAN GALGANO (La Spada nella Roccia): è
un’abbazia cistercense nella campagna senese. Rientra a pieno titolo tra le
abbazie più popolari e particolari d’Italia poiché da oltre due secoli è …priva
di tetto. Nel 1786, un fulmine colpì il campanile della chiesa, facendo crollare
il tetto. I monaci scelsero di non ricostruire la copertura ma di lasciarla
aperta. Solo nel 1926 lo Stato Italiano ha riconosciuto il valore culturale della
struttura e ha iniziato a tutelarla. Parte integrante del sito è l’eremo in cui
San Galgano si ritirò. Questa struttura architettonica è chiamata Rotonda di
Montesiepi, per la sua particolare conformazione cilindrica. In questo luogo,
carico di fascino, si trova un grande sasso con l’elsa di una spada conficcata
nel mezzo. La storia vuole che San Galgano, nel 1180, decidesse di convertirsi
alla religione cristiana e, come voto, conficcò la sua lama nel sasso per
trasformarla in una croce.
SIENA: se visitate Siena per la prima volta, vi
consiglio senz’altro di andare dritti nel cuore della città, verso la meravigliosa
Piazza del Campo, uno dei luoghi simbolo della città, per poi proseguire verso il
Duomo. Nell’area compresa tra la Piazza del Campo e la Cattedrale troverete le
principali “attrazioni” della città. Piazza del Campo è davvero unica e inconfondibile;
grazie alla particolare forma a conchiglia e al color mattone dato dalla
pavimentazione in cotto e dal rivestimento dei palazzi che vi si affacciano, ponendosi
al centro della piazza ci si sente quasi avvolti in un caldo abbraccio. Ospita
due volte l’anno, il 2 luglio e il 16 agosto, il famoso Palio di Siena, l’evento
più atteso da tutti i senesi. Nella Piazza potrete ammirare la Fonte Gaia, la
più grande fontana cittadina decorata, nella versione originale, da sculture di
Jacopo della Quercia. La Fonte che vediamo oggi è una copia realizzata in marmo
di Carrara. Tra i palazzi affacciati su Piazza del Campo, non potete perdervi
il Palazzo Comunale e la Torre del Mangia. La visita prosegue verso la preziosa Piazza del
Duomo, per ammirare il Duomo e la Libreria Piccolomini. Il Duomo di
Siena, ovvero la Cattedrale di Santa Maria Assunta, è uno degli esempi più
notevoli in stile romanico-gotico italiano. Imponente, quasi abbagliante per
l’ampio uso di marmo bianco, il Duomo di Siena affascina anche solo
dall’esterno. Entrando non si rimane certo delusi, …anzi! La cattedrale è ricca
di opere firmate nientemeno che da Donatello, Nicola Pisano, Michelangelo e
Pinturicchio. L’interno è decorato in marmo bianco e verde scuro, quasi nero,
che sono i colori rappresentativi di Siena. Tutti con gli occhi all’insù ma una
delle opere più impressionanti della Cattedrale è il pavimento, composto di cinquantasei
riquadri che rappresentano scene incise e intagliate nel marmo. La Libreria
Piccolomini, dedicata a Papa Pio II, colpisce per la ricchezza dei suoi
affreschi, realizzati dal Pinturicchio e dai suoi allievi, tra i quali un certo
Raffaello Sanzio. Non solo affrescate solo le pareti della Libreria, nelle
quali ammirerete alcune scene della vita di Papa Pio II, ma lo è anche il
soffitto, spendente per l’uso abbondante del color oro. Passeggiando, per le
strade della città, curiosando tra le vetrine dei negozi, perdendovi tra i
colori e gli stemmi delle diverse contrade, si raggiunge la Basilica di San Domenico,
dove vi sono le reliquie di Santa Caterina (la testa e un dito), Patrona d’Itala. Ma
l’orologio corre …il pullman vuole partire… la solita promessa di tornarci un’altra
volta. Troppe cose meravigliose non visitate!