Edoardo, Ezio e GaldinoAlùra? Gh'è mia mal!
“Si guarda allo specchio. Si guarda negli occhi. Sono gli stessi che aveva da bambina. Chissà perché gli occhi di una persona sono l’unica parte del corpo che non cambia mai. Te li porti dietro dall’infanzia alla vecchiaia, e mentre tu cerchi di reinventarti, cancellarti e rinascere, loro rimangono sempre uguali. Sono il tuo passato e il tuo futuro, e quell’espressione è l’unica costante su cui puoi contare, il resto si perde o si trova”. Tratto da NOSTALGIA DEL SANGUE di Dario Correnti - 2018 - Giunti Editore.[…]Ma guarda che bellezza, nun c'ho niente da fàPorcaccia la miseria, nientissimo da fàE rompo li stivali a tutta quanta la cittàPerché 'n c'ho niente da fà[…]Voja de lavorà sarteme addossoMa famme lavorà meno che possoNun posso perde tempo, nun c'ho niente da fà[…]Bellagio è considerata la “Perla del Lario” per la bellezza di questa località posta sul lago di Como. Ma la maggior parte delle persone che la visitano si limitano al Borgo, vale a dire la parte centrale e turistica, mentre noi oggi, grazie alla suggerimento della rivista Orobie, andiamo a conoscere anche le contrade e i facili percorsi di media montagna che caratterizzano la zona. Problema principale della “prima volta” di una camminata è lo stretto rapporto tra dove posteggiare e la partenza dell’itinerario. Oggi ci è andata bene! Chiediamo ad un gentile residente le drittate iniziali. Siamo alla contrada di Guggiate e seguiamo le indicazioni per Mulini del Perlo - Chevrio. Oltrepassiamo il punto di accoglienza del Sentiero Italia Cai, il ponte sul torrente Perlo e imbocchiamo la scalinata, inizio del Sentiero 1 - Dorsale del Triangolo lariano. Alle spalle i monti di Tremezzo, la Tremezzina, Grona e Bregagno. Arrivati in cima, vediamo la Grigna settentrionale e i rilievi lecchesi. Dopo Cagnanica la mulattiera ci porta a Mulini del Perlo. Sul Sentiero 1 - Brogno attraversiamo con una salita “amara”, un “po’ ‘n pì” tratti con gradini in un bosco. Siamo a Begola e la dorsale del Triangolo lariano diventa una sterrata. Al bivio lasciamo il Sentiero 1 per strada Cecilia Mella, con il suo ponte che attraversa una profonda gola, verso Chevrio. Al bivio successivo la direzione è per Makallé - Visgnola - Bellagio. Incontriamo la trattoria Baita Belvedere. Fermata obbligatoria per far sgranchire anche le mascelle! Eccoci al Belvedere di Makallé, incanto sul Lario. Inizia la discesa. Ci guida il cartello per Visgnola - Bellagio, quindi il Sentiero 2. A Visgnola percorriamo l’acciottolato che ci riporta a Bellagio. Incontriamo l’Antica Latteria, punto vendita di latte, formaggi e prodotti tipici. Seguiamo le indicazioni per Aureggio e, alla chiesa romanica, imbocchiamo la scalinata, in mezzo al parco, che ci porta al lungolago Europa e al pontile dei traghetti. Passiamo dall’ingresso di villa Melzi e, salendo, arriviamo a Loppia, con il molo e la chiesetta romanica. Siamo quasi quasi arrivati! Fin troppo chiaro …noo!
“Si guarda allo specchio. Si guarda negli occhi. Sono gli stessi che aveva da bambina. Chissà perché gli occhi di una persona sono l’unica parte del corpo che non cambia mai. Te li porti dietro dall’infanzia alla vecchiaia, e mentre tu cerchi di reinventarti, cancellarti e rinascere, loro rimangono sempre uguali. Sono il tuo passato e il tuo futuro, e quell’espressione è l’unica costante su cui puoi contare, il resto si perde o si trova”. Tratto da NOSTALGIA DEL SANGUE di Dario Correnti - 2018 - Giunti Editore.
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Ma guarda che bellezza, nun c'ho niente da fà
Porcaccia la miseria, nientissimo da fà
E rompo li stivali a tutta quanta la città
Perché 'n c'ho niente da fà
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Voja de lavorà sarteme addosso
Ma famme lavorà meno che posso
Nun posso perde tempo, nun c'ho niente da fà
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Bellagio è considerata la “Perla del Lario” per la bellezza di questa località posta sul lago di Como. Ma la maggior parte delle persone che la visitano si limitano al Borgo, vale a dire la parte centrale e turistica, mentre noi oggi, grazie alla suggerimento della rivista Orobie, andiamo a conoscere anche le contrade e i facili percorsi di media montagna che caratterizzano la zona. Problema principale della “prima volta” di una camminata è lo stretto rapporto tra dove posteggiare e la partenza dell’itinerario. Oggi ci è andata bene! Chiediamo ad un gentile residente le drittate iniziali. Siamo alla contrada di Guggiate e seguiamo le indicazioni per Mulini del Perlo - Chevrio. Oltrepassiamo il punto di accoglienza del Sentiero Italia Cai, il ponte sul torrente Perlo e imbocchiamo la scalinata, inizio del Sentiero 1 - Dorsale del Triangolo lariano. Alle spalle i monti di Tremezzo, la Tremezzina, Grona e Bregagno. Arrivati in cima, vediamo la Grigna settentrionale e i rilievi lecchesi. Dopo Cagnanica la mulattiera ci porta a Mulini del Perlo. Sul Sentiero 1 - Brogno attraversiamo con una salita “amara”, un “po’ ‘n pì” tratti con gradini in un bosco. Siamo a Begola e la dorsale del Triangolo lariano diventa una sterrata. Al bivio lasciamo il Sentiero 1 per strada Cecilia Mella, con il suo ponte che attraversa una profonda gola, verso Chevrio. Al bivio successivo la direzione è per Makallé - Visgnola - Bellagio. Incontriamo la trattoria Baita Belvedere. Fermata obbligatoria per far sgranchire anche le mascelle! Eccoci al Belvedere di Makallé, incanto sul Lario. Inizia la discesa. Ci guida il cartello per Visgnola - Bellagio, quindi il Sentiero 2. A Visgnola percorriamo l’acciottolato che ci riporta a Bellagio. Incontriamo l’Antica Latteria, punto vendita di latte, formaggi e prodotti tipici. Seguiamo le indicazioni per Aureggio e, alla chiesa romanica, imbocchiamo la scalinata, in mezzo al parco, che ci porta al lungolago Europa e al pontile dei traghetti. Passiamo dall’ingresso di villa Melzi e, salendo, arriviamo a Loppia, con il molo e la chiesetta romanica. Siamo quasi quasi arrivati! Fin troppo chiaro …noo!
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