Galdino
ALL'OMBRA DI
CASTAGNI e ROCCOLI
“Ma non riesco a farmi dare una promozione, mi passano davanti tutti,
lo stipendio resta quello che è, e il viaggio e il matrimonio costano la lira di Dio”.
“E cosa sarebbe, una moneta di tuo nonno?”.
“Qui da voi non si dice? Una cosa costa la lira di Dio”.
“Te dici che Dio stampa le lire? Al seminario non me l’avevano mica detto”.
“E che ti hanno detto ?”:
“I franchi svizzeri”.
“Ma che davvero?”.
“Ma davvero che cosa, io ero un somaro ma mi ricordo bene quante volte
mi hanno parlato dell’ira di Dio che ci colpiva se facevamo questo e quell’altro”.
“Ve colpiva con la lira?”.
“Con l’apostrofo”.
“Ve colpiva con l’apostrofo”.
“Ti colpisco io a te sulla testa. Senti me: la elle, l’apostrofo e l’ira.
La, come si dice, la rabbia, no? La rabbia di Dio”.
“Ah. In effetti mo’ tiene molto più senso. Ma le cose le dovrebbero da dire meglio”.
Tratto da L’OMBRA DEL MUTO di Fabio Paravisi - 2021 - Bolis Edizioni
Fainella Saturnino (Nino), molisano, carabiniere e
Pagnoncelli Defendente (Fendo), bergamasco, guardia di Pubblica Sicurezza:
una strana coppia d’improbabili investigatori e la loro strambatala indagine.
Solita “sacra tradizione”. Oggi il bar di turno è a Corna Imagna m735: comincio a girare lo zucchero, operazione che svolgo sempre a lungo, mulinando ripetutamente tra le dita il cucchiaino in modo da avvolgere nelle sue spire la crema del caffè, praticamente come una forchetta che avvolge gli spaghetti. Volete sfruculare? Poi mi sorbisco il mio caffè, centellinandolo, a piccoli sorsi.
Il primo tratto, chiamato Sentiero dei Castagni, tra stalle, baite e boschi “corre” in direzione della contrada di Cà Gavaggio m826. E’ un antico nucleo abitativo, datato 1791, che intorno ad una corte centrale, delimitata da un alto muro di cinta, conserva ancor oggi gli elementi dell’attività agricola come la stalla, il fienile, i depositi. Si sale, con il Sentiero della Cultura Casearia, in un fresco bosco fino alla contrada Cascina Piazzacava m1054 con il suo immenso pratone e la sua piccola “bolla” d’acqua su cui “comanda” la statua di una bella Madonna. Tagliando per il verde pratone, in direzione del grande crocefisso di legno e passando ai piedi delle sue mura, si arriva allo splendido Roccolo Berizzi e alla Bocchetta di Piazzacava m1146. Si tratta di uno dei roccoli più vecchi della zona, perché l’intreccio spettacolare dei faggi pluricentenari dimostra il lavoro di secoli. La parte più antica della costruzione risale alla fine del Settecento e in questa fanno bella mostra alcune inferriate fittissime. Il roccolo di Piazzacava possiede una particolarità rara, perché sul passo, dove è collocato, era impossibile ricavare uno spazio largo adibito a roccolo e così i costruttori hanno pensato di costruire grandi muri di contenimento a valle per poter così riempire e creare uno spazio utile per costruire l’intreccio del roccolo. Da questa particolarità, forse, prende il nome di Piazzacava, cioè di piazza scavata e ricavata con il lavoro dell’uomo. Sconfino in Val Brembilla, sopra Gerosa, riprendendo un tratto del Sentiero dei Roccoli, ombroso e fresco ai piedi del Monte Cavallo, scendendo al colle del Curnino Alto m1018 (quello Basso m935 è fuori dal mio percorso di oggi). Due magnifici vecchi roccoli fanno da guardia al posto. Sul fondo del pratone, bello fiorito e quasi pronto per la seconda fienagione di stagione, si staglia la sagoma del campanile della Chiesetta di Blello m951, dedicata alla S.S. Annunciata con le sue baite stupendamente restaurate con pietra viva e legname. Il sentiero taglia in un altro bosco e, dopo la Santella dedicata a (…chi la conosce? S. Antonio abate e S. Alessandro si!), sono di nuovo in Valle Imagna. Arrivo a Cà Baghina m800, con le sue vecchie costruzioni e il suo magnifico prato con i grossi castagni secolari. Mi dirigo verso il Roccolo Zois e, tramite strada agro-silvo-pastorale, ritorno verso Corna Imagna ricordandomi di comperare le uova all’Azienda Avicola Biologica di Val di Piazza: le “ragazze”, bianche e rosse, razzolano per terra, ascoltando la radio, e un comodo self service è ha disposizione. Portare la moneta!
Nessun commento:
Posta un commento