venerdì 31 luglio 2020

EDO & GALDI
30 luglio 2020
 
 
Dalla località Riva, oggi più nota come Madonna delle Nevi m1325, ha inizio il Sentiero delle casere, un tour tra i bellissimi pascoli e i boschi della zona. Le casere sono edifici adibiti alla produzione del rinomato formaggio di monte, un formaggio ricco di sapori e tradizioni dell’Alta Valle Brembana. Il sentiero ha inizio al Pià dé la rasga, un bel prato ai margini del torrente della val Terzera. Il sentiero entra in un bellissimo bosco passando tra giganteschi cumuli di formica rufa, che svolge un ruolo essenziale di pulizia del bosco poiché mangia insetti nocivi agli abeti. Sale deciso e termina in val Terzera, una valle alla cui sommità si erge il Monte Cavallo m2323 e, rimontato il gradino di sbocco della valle e guadagnato il piede del “mut”, in breve si raggiunge la prima delle quattro casere del sentiero, la Casera Terzera m1600, la più importante, immersa nei verdi prati che la circondano. Il percorso, sale dapprima dolcemente, passando sul fronte di una penzana, e poi più decisamente, sino a sbucare sul panoramico dosso pascolivo della Piana di Terzera, presidiato dalla baita della Costa Piana m1720 con crocifisso ligneo. Una breve sosta per bere la freschissima e ottima acqua della fontanella di legno, posta vicino alla crus del Marco, già sindaco di Mezzoldo. Ammirato il vasto panorama, dominato verso Nord dalle cime del Pizzo delle Segade, dei monti Fioraro e Tartano e del Pizzo Rotondo, si prosegue entrando in un bel lariceto e nel perimetro dell’Alpe Siltri. Quest’ultima costituisce dal lontano 1145 uno dei due «monti alti» di Sorisole, che li acquistò per far fronte alle necessità dei suoi numerosi allevatori alla stregua di quanto fece il limitrofo comune di Ponteranica con l’omonima alpe. Un fitto sottobosco dominato da mirtillo e rododendro, tipico del lariceto, accompagna la traversata sino alla Casera Celtri m1725 che si presenta al ricomparire del pascolo bellamente ricompresa nel suo bàrech. Con una bella traversata tra pascoli abbondantemente cespugliati, oltre un panoramico dosso che si rimonta con facilità, si raggiunge la Casera Cavizzola m1800, la terza del percorso, ristrutturata recentemente. Da qui attraversando i numerosi torrenti presenti e con un poco di fortuna, si possono vedere esemplari di rupicapra rupicapra più noti come camosci, oltre a frequenti caprioli; non mancano poi le marmotte che riempiono l’aria con il loro caratteristico fischio e non è raro neppure vedere l’aquila volteggiare in cielo. Con un bel traverso e un’ultima salita ci si porta alla quarta e ultima casera, immersi nella bella e silenziosa conca dell’Azzaredo. E’ consigliabile fare un salto al rifugio Marco Balicco m1963 che dista solo una mezz’oretta, farvi una breve pausa (pranzo!) e ritornare brevemente, ma con la pancia piena, sui nostri passi. Qualche anno fa nelle vicine torbiere sono stati rinvenuti alcuni manufatti preistorici, che unitamente alle numerose incisioni rupestri rivelano l’interesse archeologico di questa vasta area alpestre e la sua antichissima frequentazione. Ma la fatica dovuta alla giornata extra calda ci consiglia di raggiungere comodamente la Casera Azzaredo m1730 (acquisto di formaggio!) da dove il percorso, con una rilassante discesa, rientra nei pressi del Rifugio Madonna delle Nevi, passando vicino alla Corna della Ria e sopra il torrente Fioraro, concludendo così questo piacevole itinerario. Il percorso ad anello si caratterizza soprattutto come percorso in quota, con andamento costante e regolare, in un scenario aperto, panoramico e diversificato perché si attraversano varie tipologie di paesaggio. Infatti, boschi di abeti si confondono con boschi di larici, si attraversano pascoli e torrenti ed è possibile soffermarsi a fare una chiacchierata con i bergamini che occupano in estate le casere e gli estesi e verdeggianti pascoli, con belle mandrie di vacche bruno-alpine e capre orobiche. Il loro lavoro faticoso dà i suoi frutti e vuole agli alpeggiatori di vivere l'estate in alta montagna, in tal modo il pascolo sarà sempre curato, verdeggiante e ben tenuto; avrà quel bel verde intenso generato dall'immancabile pioggia e dal sole che t’invita a sostare per ammirare il bel paesaggio. 

GPS Tracker 
Distanza km9,240 
Dislivello in salita m600 
Dislivello in discesa m590 




























 Sarà il caldo ma ho voluto mettere le fotografie dall'ultima alla prima! Sarà la stanchezza, sarà...

Nessun commento:

Posta un commento