martedì 21 luglio 2015

 
10 - MADONNA DELLA CORNABUSA
PASSEGGIATA DEI FRANCESI - Sentiero

Contesto.
Sul sentiero che costeggia, a monte, la strada comunale che da Locatello porta alla località Fiorinello.

Tipologia architettonica e dimensioni.
Santella isolata: cm. 138 x 452 x 122 (cm. 79 x 142 x 90).

Tema sacro.
La Madonna della Cornabusa. Sulle pareti laterali: a sinistra S. Luigi Gonzaga (corona ducale della famiglia, sul crocifisso il teschio di Adamo, la cotta bianca del novizio gesuita) e a destra S. Rocco. Sulla volta la colomba simbolo dello Spirito Santo. In genere, inoltre, la colomba è un simbolo di mitezza, innocenza e purezza. L'immagine, quindi, della colomba con un ramo d'ulivo in bocca è diventata il simbolo della pace. Sul timpano: l'occhio della Provvidenza (o l'occhio che tutto vede). E’ un simbolo che mostra un occhio spesso circondato da raggi di luce o da nuvole. È generalmente interpretato come essere l'occhio di Dio protettore dell'umanità, o come divina provvidenza, o come una esplicita immagine della Trinità cristiana. La statua di S. Rita con la corona di spine di Gesù ed uno sguardo d’amore verso il Crocifisso.


Iscrizioni.
PERNICENI GIUSEPPE E FRATELLO LUIGI F. F. / INVERNIZZI SANTO 10 9BRE 1885 DIPINSE.

Tecnica di costruzione.
Alto inginocchiatoio e alto basamento in pietra. Finte nicchie esterne laterali con segni di pittura nella parte alta, segno dell’esistenza di precedenti dipinti. Pareti esterne e timpano in muratura intonacata con residui di precedenti dipinti. Finti capitelli in cemento. Parete posteriore in muratura intonacata colorata. Al centro della volta una pietra come fregio. Tetto a capanna in pietre sovrapposte. Cancelletto in ferro lavorato.

Tecnica artistica.
Pitture murali. Statua (cm. 80) su piccolo basamento in legno. Vaso in porcellana decorato in rilievo con fiori artificiali. Vaso in vetro. Vaso in legno. Lumini vari.

Stato di conservazione della santella.
Stato avanzato del degrado. I componenti costitutivi le superfici della santella sono oramai compromessi; inoltre sono presenti piccole lacune.

Stato di conservazione degli oggetti sacri.
Elevato degrado che ha comportato un’irrimediabile perdita di parti dell’oggetto artistico.

Note storico-curiose.
Appartiene alla famiglia Rota Giovanni Battista.

“… E’ il Santuario più bello che esista, perché non l’ha fatto la mano dell’uomo, ma Dio stesso”.
Così diceva Angelo Giuseppe Roncalli, divenuto Papa Giovanni XXIII, devoto alla Madonna della Cornabusa, bergamasco di nascita e figlio della Valle Imagna.


Ulteriori e semplici notizie sulla Madonna della Cornabusa, corredate da fotografie, su questo blog in "PELLEGRINO PER UN GIORNO".

Nessun commento:

Posta un commento