lunedì 20 luglio 2015

8 - MADONNA DEL GIGLIO
BUSTOSETA - Cà de Mercanc

Contesto.
Da un portale ad arco, sul quale è scolpita la data 1503, si accede a un cortiletto con gradini in pietrame spaccato che conducono alla casa. Il portico ad ampie arcate sul lato del cortile è coperto da volte a crociera: tra i due archi di accesso alla scala si trovavano, una soprapposta all’altra, le due immagini sacre.

Tipologia architettonica e dimensioni.
Primo affresco: cm. 125 x 148.
Secondo affresco: cm. 110 x 145.

Tema sacro.
La Madonna, con le braccia sul petto, tiene tra le mani un ramoscello di giglio. Due angioletti sono presenti ai lati della sua testa. I suoi piedi appoggiano in equilibrio sulla falce di luna, che rappresenta la natura mutevole dell’uomo (immagine sovrastante).
La Madonna tiene con il braccio sinistro il Bambino, il quale regge nella sua mano una sfera con una croce raffigurante il mondo (immagine sottostante).

Iscrizioni.
LA DEVOTIONE DI MARTIN DE LOCARINIS ERECTA DIE 23 OCTOBRIS 1643 D. JVLIT MART..RE LOCARINIS RESTAVRATA ANNO DOMINI MDCCLXI 11 MR (sul primo affresco).


Tecnica artistica.
Pittura murale (ora su tela).

Stato di conservazione dell’oggetto sacro.
Buono stato di conservazione. Le tele non presentano alcun tipo di alterazione.

Note storico-curiose.
Appartengono alla famiglia T. Locatelli, il quale le ha “strappate” dal muro nel 2001 prima della sistemazione del tetto.
Con l’invasione dei Lanzichenecchi, si diffuse la peste: a Locatello, nel 1630,  morirono circa 144 persone.
L’azzurro e il bianco sono i colori che vennero stabiliti dall’Autorità Ecclesiastica nel XVI secolo ed il pittore spagnolo Francisco Pachego (1564-1654) suggerì di rappresentare Maria “…come una bella giovinetta, con una falce lunare sotto i piedi e vestita di una tunica bianca con un mantello azzurro”.
Chiaramente l’immagine della Madonna sottostante si deve datare tra il 1503 e il 1643.

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