venerdì 17 luglio 2015

6 - LA MADONNA NERA
BUONANOME - Stall de Bugada
Contesto.
Nella corte, sotto il portico con soffitto in legno.

Tipologia architettonica e dimensioni.
Pittura murale: cm. 140 x 118 (circa).

Tema sacro.
La Madonna con varie raffigurazioni, in tondo, lungo il perimetro della pittura. Fregio floreale nella parte bassa.
L’affresco dell’”Angelo musicante” (cm. 100 x 143), "estratto" e ben conservato da un privato di Corna Imagna, si trovava nell’atrio del primo piano.

Tecnica artistica.
Pittura murale.

Stato di conservazione dell’oggetto sacro.
Elevato degrado che ha comportato una irrimediabile perdita di numerose parti dell’affresco: notevoli macchie di umidità, di bruciatura, di fuliggine,...

Note storico-curiose.
Conosciuta, sul posto, come la Madonna Nera.
La corte era abitata da più famiglie: all’ora del rosario ognuna usciva per la recita stando davanti all’ingresso della propria abitazione.
Ha un unico accesso lungo la strada che conduce a Cà Felisa. Dal portale, che come i pilastri dell’atrio, è in pietra viva lavorata con la punta, si accede ad un passaggio acciottolato e di seguito a un cortile in terra. Sul muro in pietra la raffigurazione di un uccello notturno (la civetta o l’allocco) in rilievo su di un sasso di notevoli dimensioni che occupa gran parte del muro stesso. Il “lóc” era il simbolo della famiglia Locatelli che nel periodo medioevale (1000-1300) era fra le più illustri. Falsa la credenza popolare che attribuisce al “lóc” l’origine del nome del paese.


Bustoseta e Buonanome sono i due nuclei più antichi di Locatello: gli edifici che sono rimasti risalgono agli inizi del XV secolo.
La “casa Bugada” fu costruita agli inizi del dominio della Repubblica Veneta in valle.
All’esterno una piccola curiosità architettonica con due differenti strutture di finestre: quelle lineari (con data 1682) e quelle con volta arrotondata.

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